Cinque tecnici dell'ufficio territoriale dell'area omogenea Lucoli-Ovindoli-Rocca di Mezzo hanno inviato al Prefetto Alecci una missiva in cui si denuncia tra l'altro "disorganizzazione, forzatura dei procedimenti, mancato rispetto dell'ordine di protocollo nell'istruttoria delle pratiche e nella liquidazione".
In particolare Enrico Bianchi, Gianfranco Stallone, Agostino Padovani, Vanni Ranieri e Alessandro Da Ros, questi i loro nomi, denunciano nella lettera - pubblicata in parte dal quotidiano Il Messaggero - ingerenze nel far passare avanti pratiche di famiglie con una certa influenza nella zona, accusando il responsabile dell'Ufficio territoriale per la ricostruzione (Utr9), Raffaele Iacovitti che avrebbe ordianato "di restare in servizio oltre il normale orario per portare a compimento l'istruttoria dell'aggregato 339" di proprietà dell'assessore Roberto Morgante".
Ma nel denunciare ingerenze della politica nell'amministrazione, nella lettera cè n'è anche per l'ex sindaco di Rocca di Mezzo Emilio Nusca, attuale coordinatore dei sindaci delle aree omogenee e ingegnere, progettista di alcuni interventi di recupero di immobili in quella zona.
Nusca si difende parlando sulle pagine de Il Centro di un "disegno ben preciso che punta a fare fuori me, ultimo rimasto dopo che sono andati via Paolo Aielli e Giovanni Legnini per azzerare i vertici e cambiare tutto".
Intanto dopo la denuncia i cinque tecnici hanno ottenuto un incontro per domani con il dirigente dell'fficio speciale per la ricostruzione del Cratere Paolo Esposito e l'ingegnere responsabile della ricostruzione privata Raffaele Fico.
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