Martedì, 02 Dicembre 2014 12:44

Asili nido L'Aquila, il Comune: nuovi criteri per convenzioni e organismi di partecipazione

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Un atto di indirizzo sull'adozione di nuovi criteri per il convenzionamento con gli Asili nido privati e per la costituzione di un sistema integrato di qualità pubblico-privato per i servizi educativi alla prima infanzia. E' questa la proposta del Comune dell'Aquila, per bocca dell'assessora al ramo Emanuela Di Giovambattista, presentata stamane nei locali dell'ente a Villa Gioia.

Nuovi criteri e un'attenzione maggiore ai tre asili nido direttamente gestiti dal Comune e, soprattutto, alle sei strutture private convenzionate con l'ente, tra cui figura anche il Cip&Ciop di Pettino, balzato suo malgrado agli onori delle cronache in queste settimane per presunti episodi di maltrattamenti nei confronti dei bambini.

"Vogliamo con questo atto adottare criteri di alta qualità per le strutture comunali e convenzionate - ha dichiarato Emanuela Di Giovambattista - abbiamo già terminato l'iter di accreditamento per gli asili comunali, e sosteniamo caldamente l'accreditamento per i sei asili attualmente convenzionati". Di cosa parliamo? Del recepimento, da parte del Comune dell'Aquila, della delibera di giunta regionale 935 del 2011, nella quale si autorizza alla sperimentazione di un sistema di accreditamento delle strutture, in modo da innalzare gli standard qualitativi delle stesse.

Il Comune rinnoverà le convenzioni con i sei asili nido privati (Wascaranza, Il giardino delle fiabe, Scarabocchio, La Culla, Cip&Ciop e Parco del Vera) solo se questi ultimi avranno avviato la procedura di accreditamento, e quindi rispetteranno determinati criteri, soprattutto in termini di requisiti professionali del personale (es. laurea in materie pedagogiche). Standard che, a quanto sembra dalle procedure di accreditamento, siano già stati raggiunti dalle strutture a gestione diretta del Comune (Primo Maggio, Il Viale e Ape Tau).

Inoltre, nelle nuove convenzioni - da sviluppare, naturalmente, a scadenza delle attuali - è prevista la costituzione di appositi "organismi di partecipazione", come il comitato di gestione e l'assemblea dei genitori, che avranno anche una funzione di controllo in caso di problemi, come quelli che si presume si siano verificati al Cip&Ciop. L'atto di indirizzo presentato oggi sarà oggetto, nelle prossime settimane, di un protocollo di intesa con gli asili nido privati.

"L'idea è quella di garantire una rete pubblico-privato efficiente, che possa rispondere anche alla scarsità di risorse economiche pubbliche che viviamo in questi anni - ha sottolineato l'Assessora alle Politiche sociali - e attraverso la quale condividere buone pratiche insieme".

Riguardo il problema del presunto maltrattamento in una delle sei strutture convenzionate, Di Giovambattista è laconica: "Anche la Regione dice che gli asili nido, soprattutto quelli a nostra gestione diretta, sono un'eccellenza della città". E anche in Abruzzo la situazione non sembra essere tra le peggiori - come in altri ambiti - in quanto la Regione, negli anni scorsi, è una delle due in Italia ad aver legiferato sul settore. Di questo e anche del disegno di legge che prevede il passaggio di competenza degli asili nido dai Comuni al Ministero dell'Istruzione - con un cambiamento di paradigma da servizio sociale a servizio educativo - si parlerà in un convegno organizzato proprio dal Comune dell'Aquila per venerdì prossimo.

Anche sull'installazione di telecamere interne agli asili, richieste soprattutto da quella parte dell'opinione pubblica che non esita ad attaccare ferocemente sui social network le maestre indagate, le ipotesi sono diverse e non sempre concordanti: "Innanzitutto la decisione presupporrebbe uno stanziamento di bilancio che noi in questo momento non abbiamo - evidenzia Di Giovambattista - e poi se ascoltiamo gli esperti di pedagogia, non tutti sono d'accordo all'installazione di telecamere dentro le strutture, per vari motivi. E' meglio, a nostro avviso, prevedere strumenti che innalzino gli standard di qualità, oltre che organismi di partecipazione che possano monitorare con costanza le attività".

Negli ultimi tempi sarebbero stati anche intensificati i "controlli sul campo", all'interno degli asili convenzionati, da parte del personale del Comune. Un personale, però, già esiguo in termini quantitativi, che potrebbe veder presto altri tagli, se non passerà in Parlamento l'emendamento sul rinnovo e stabilizzazione dei precari dell'ente.

Ultima modifica il Martedì, 02 Dicembre 2014 14:13

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