Con un avviso datato 19 gennaio e firmato dalla dirigente ad interim del settore ricostruzione privata Enrica De Paulis, il Comune dell'Aquila, in riferimento al decimo elenco dei buoni contributo da finanziare (pubblicato ad agosto), ha sospeso, fino a nuova comunicazione, la decorrenza del termine dei 30 giorni per l'inizio dei lavori e dei 150 giorni per il deposito del rogito notarile in caso di acquisto di abitazione sostitutiva, termine inizialmente fissato al 1° gennaio 2015.
La decisione si è resa necessaria perché il Mef (ministero Economia e finanze) non ha ancora trasferito al Comune i finanziamenti previsti.
"Si tratta dei 205 milioni di euro di cassa del 2014" precisa l'assessore comunale Pietro Di Stefano, che attribuisce il motivo dei ritardi alla palude burocratica che sta paralizzando la governance della ricostruzione: "Tutto dipende dal fatto che il nuovo responsabile della Struttura di missione, Giampiero Marchese (il sostituto di Aldo Mancurti, ndr), non è entrato ancora in pieno possesso della titolarità delle sue funzioni, visto che all'atto di nomina manca ancora la firma della Corte dei Conti. La situazione ormai è insostenibile. Non solo devono esserci ancora trasferiti i 205 milioni di cassa del 2014 ma stiamo aspettando anche che vengano ripartiti i 250 milioni di euro dello Sblocca Italia".
Affermazioni che stridono con le rassicurazioni fornite venerdì scorso dal sottosegretario Paola De Micheli ("I soldi ci sono") e in generale con l'ottimismo sbandierato negli ultimi mesi dall'amministrazione comunale e dal Pd sulla certezza dei fondi a disposizione per la ricostruzione.