Le inquietudini locali dovute alla sempre più probabile prescrizione nel processo relativo alla presunta frode nella fornitura degli isolatori sismici del Progetto Case a L'Aquila [leggi l'articolo], acquisiscono - almeno per un giorno - una rilevanza nazionale grazie all'articolo del noto giornalista Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera.
Stella nel pezzo ripercorre le tappe della vicenda, dall'apertura del procedimento - sulle basi dell'inchiesta di Rainews24 - nel 2010, ai continui rinvii della fase dibattimentale il cui inizio, previsto nell'aprile del 2014, è stato recentemente rinviato ancora al prossimo 3 luglio.
Secondo l'accusa del Pubblico ministero Fabio Picuti, la Alga - una delle aziende fornitrici - avrebbe fornito quasi 5mila isolatori sismici - sui 7.300 totali - senza l'idoneo certificato di omologazione e qualificazione del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. Per questo Gian Michele Calvi, direttore dei lavori, e Agostino Marioni, dirigente di Alga, sono stati rinviati a giudizio, mentre Mauro Dolce è stato condannato a un anno di reclusione, con rito abbreviato, per frode in pubbliche forniture.
Scrive Stella nell'articolo:
Ma l'attenzione del giornalista del Corriere finisce sulle inquietudini di prescrizione e, quindi, sulla impossibilità di sapere se siano stati messi a disposizione dei terremotati alloggi effettivamente antisismici o meno. Per questo si rivolge anche all'avvocato Lorenzo Cappa, che nel Processo tutela il Comitato 3e32, ammesso come parte civile e che più volte ha ribadito la gravità dello stallo per i procedimenti che riguardano le frodi ai danni "della collettività e della ricostruzione".
Ultima modifica il Giovedì, 12 Febbraio 2015 11:16