Mercoledì, 25 Febbraio 2015 12:01

L'Aquila, mensa ospedale affidata senza gara: Silveri rompe il silenzio

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"In settimana procederemo all'aggiudicazione del bando di gara". Parola di Giancarlo Silveri, direttore generale della Asl 1 Avezzano L'Aquila Sulmona, a proposito delle continue proroghe - che durano da quasi quattro anni - nell'affidamento "temporaneo" del servizio di ristorazione per pazienti e dipendenti dell'Ospedale "San Salvatore" dell'Aquila.

Era il maggio del 2014 quando, con una inchiesta di NewsTown, veniva svelato il problema dell'affidamento della mensa del San Salvatore: un affare da sette milioni di euro - divenuti ad oggi quasi otto - con circa 220mila euro al mese elargiti per la somministrazione di circa 40mila pasti affidato dalla Asl alla Vivenda Spa, con continue proroghe di un contratto che doveva durare solo sei mesi, in attesa di un bando di gara per l'affidamento definitivo, aperto nel 2011 e ad oggi mai chiuso.

Oggi, il manager Silveri rompe finalmente il silenzio sull'argomento, attraverso un'intervista rilasciata a Il Centro: "In settimana, se non arriverà il parere definitivo dell'Anac (Autorità nazionale anticorruzione, ndr) atteso ormai da mesi, procederemo all'aggiudicazione del bando di gara - sottolinea il numero uno dell'azienda - La dilatazione dei tempi è legata a un pre-ricorso inoltrato all'Anac, che ha fatto scattare una serie di controlli. La stessa Anac ha chiesto di sospendere ogni determinazione, in attesa di un parere definitivo".

Secondo Silveri, insomma, il cronico ritardo nell'affidamento definitivo è dovuto all'intervento dell'Anac, che avrebbe ritardato la procedura, la quale, "altrimenti si sarebbe conclusa da tempo". Questa è una verità solo parziale. L'Anac ha acquisito le carte relative al bando di gara a causa di un pre-ricorso di un'impresa risultata non vincitrice di un lotto diverso rispetto a quello del San Salvatore.

In soldoni, l'impresa - che non aveva vinto la gara per la mensa dell'ospedale di Sulmona-Castel di Sangro - ha impugnato l'estate scorsa il bando, annunciando un pre-ricorso per una presunta errata valutazione da parte della commissione di gara. A quel punto l'Anac ha chiesto le carte del lotto per il nosocomio peligno, ma la Asl le ha risposto fornendo tutta la documentazione relativa anche agli altri due lotti (Avezzano e L'Aquila) bloccando di fatto la procedura anche nel capoluogo abruzzese. Il tutto, inoltre, è avvenuto nell'agosto 2014, dopo tre anni di proroghe di certo non causate dall'intervento dell'Autorità anticorruzione.

In tutto ciò, la Vivenda Spa continua ad erogare quotidianamente pasti a pazienti e dipendenti del San Salvatore senza aver vinto un bando, ma solo grazie alla proroga infinita di un affidamento temporaneo semestrale. Ora veniamo a sapere, dunque, che la Asl ha intenzione di affidare la gara europea entro la prossima settimana. Staremo a vedere.

La Asl 1 non è l'unica in Abruzzo ad agire in questo modo: ieri il presidente della Regione Luciano D'Alfonso ha convocato i quattro manager delle aziende abruzzesi, intimandoli di stoppare forniture milionarie di beni e servizi affidate con continue proroghe. Lo stesso identico meccanismo della mensa del San Salvatore. D'Alfonso ha disposto dunque lo stop alle estensioni contrattuali arbitrarie per l'acquisto di beni e servizi nella sanità.

Solo la Asl di Pescara ha già stoppato le proroghe. L'Azienda sanitaria di Teramo paga forniture per 12 contratti in proroga, una delle quali viene rinnovata da ben dieci anni, mentre quella di Chieti proroga per beni e servizi in 6 casi.

Il record regionale è detenuto dalla Asl aquilana, che affida ben 18 contratti (per complessivi 30 milioni di euro) in proroga. (m. fo.)

[Leggi / Vivenda: storia [e grane] di un gigante della ristorazione]

Ultima modifica il Mercoledì, 25 Febbraio 2015 13:05

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