Potrebbe essere giunta alla fine l'epopea della sede per la Casa delle Donne ed per il Centro Antiviolenza. Da anni, infatti, l'associazione Terre Mutate porta avanti il progetto di riunire in un'unica sede diverse associazioni: Biblioteca delle donne (i cui volumi si trovano adesso nel Dipartimento di Scienze Umane), Centro Antiviolenza, Donne in Nero, Leggendaria, Circolo Arci Querencia, Artisti Aquilani, Coordinamento donne SPI-CGIL e Rete delle donne CGIL. Senza una sistemazione autonoma è anche il Centro Antiviolenza che si occupa di sostenere ed aiutare le donne vittime di violenza. Da molto tempo queste associazioni si rivolgono al Comune dell'Aquila senza però aver ottenuto nessun risultato. Il Centro Antiviolenza è ospitato infatti, e solo in alcuni giorni della settimana, dal consultorio Aied, i volumi della Biblioteca delle Donne si trovano presso il Dipartimento di Scienze Umane mentre l'associazione Terre Mutate è, ad oggi, sprovvista di una sede.
Martedì, dalle 12,30, le donne di queste associazioni si riuniranno sotto le finestre dell'appartamento individuato dal Comune dell'Aquila come sede provvisoria. "Poiché - scrivono in una nota - in via informale abbiamo saputo che l'appartamento è stato finalmente accatastato e che il Comune ne entrerà in possesso fra due settimane, ci aspettiamo di conoscere al più presto la data in cui potremo finalmente andarci".
L'appartamento in questione, sito in zona Torrione, a Piazza San Pio X, è stato assegnato al Centro con una delibera di Giunta comunale, formalizzata nel giugno scorso ma avrebbe dovuto essere consegnato entro il 15 settembre. A novembre, la mancata consegna aveva spinto le donne del Centro a protestare sotto la sede del Comune dell'Aquila a Villa Gioia. Le donne chiedevano, dopo anni di promesse mai realizzate, risposte certe. Risposta che erano arrivate dal sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, che aveva allora spiegato che la causa di tanto ritardo era dovuto a "problemi di accatastamento dello stabile", che riguarderebbero le carte sulla cessione di proprietà dell'appartamento al Comune.
Al centro del problema della sede c'erano poi i famosi fondi Carfagna stanziati per favorire la ripresa delle attività dei centri antiviolenza danneggiati dal sisma dell'aprile 2009. Il 6 novembre l'onorevole di Sinistra Ecologia e Libertà, Celeste Costantino, aveva presentato un'interrogazione parlamentare, circa la loro mancata allocazione (decreto legge 39/2009). Lo scorso 26 gennaio, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Aquila aveva poi trasferito un milione e mezzo alla Provincia e, il 6 febbraio, anche la Regione aveva deliberato il trasferimento di un altro milione e mezzo, riunendo così i tre milioni di euro.
"Con la nostra presenza - scrivono ancora - rivendichiamo l’assegnazione della sede individuata dalla Giunta Comunale con atto del 13 giugno 2014 (Delibazione n.3) in Via Moscardelli n.13 e ad oggi non ancora effettuata".
"Sottolineiamo - concludono - che il progetto della Casa delle Donne a L’Aquila è noto all’amministrazione comunale da oltre 3 anni ed è sostenuto da donne e associazioni femminili di tutta Italia".