"L’Italia in Europa con L’Aquila che risorge". La candidatura del capoluogo a città capitale della cultura 2019 sta facendo molto discutere. Non sono mancate le polemiche: nel corso della presentazione del sito internet che racconterà, passo dopo passo, gli sviluppi del progetto per spingere cittadini e simpatizzanti a interagire e collaborare attivamente alla stesura del piano, il sindaco Massimo Cialente ha sottolineato la "totale assenza di adesione da parte delle istituzioni regionali". Il primo cittadino ha rimarcato che la Regione "non sta dando l'appoggio legislativo e istituzionale necessario. Cosa che, invece, sta succedendo nel resto delle regioni con città candidate". Un altro, l'ennesimo, capito della diatriba verbale tra il Sindaco e Gianni Chiodi se non fosse che, in mattinata, è intervenuto Giovanni D'Amico, vice presidente del Consiglio regionale, che ha condiviso le critiche del primo cittadino denunciando di aver più volte sollecitato, con diverse interrogazioni all'assessore alla Cultura De Fanis, una chiara e coerente adesione alla candidatura. "Ho anche depositato in Commissione la proposta di legge regionale per il finanziamento del capitolo di spesa denominato Candidatura della Citta' dell'Aquila a Capitale Europea della cultura 2019 e che chiamero' presto alla discussione in aula. Mai che il Governo regionale si sia reso attento e disponibile", ha rilevato D'Amico, "spesso ha mostrato disattenzione, se non persino fastidio, per un progetto di candidatura di cui neppure, da parte del Presidente Chiodi e dell'Assessore De Fanis, si coglie la rilevanza per l'intera Regione Abruzzo nei rapporti con l'intera Europa". Il vice presidente del Consiglio regionale ha promesso l'iscrizione del progetto di legge all'ordine del giorno, riservandosi di attivare con il sindaco Cialente tutte le iniziative perché il Consiglio assuma l'incarico di impegnarsi a sostenere L'Aquila Capitale della Cultura.