Cinquanta arresti, una ottantina di indagati e perquisizioni in diverse città in Italia per quello che si preannuncia come il nuovo, l'ennesimo, scandalo sul calcioscommesse. E' questa l'operazione, denominata Dirty soccer, che sta coinvolgendo decine di agenti in tutta Italia fin dalle prime ore dell'alba, coordinate dal Servizio centrale operativo (Sco) in un'indagine firmata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.
Al centro dell'indagine molte partite che secondo gli inquirenti sarebbero state truccate tra Lega Pro e Dilettanti e per cui sono scattate le misure cautelari per 15 calciatori, 6 presidenti di società sportive e 8 tra dirigenti sportivi, allenatori, direttori generali il tutto con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode calcistica e con l'aggravante di avere favorito organizzazioni mafiose ('ndrangheta in particolare).
Tra loro, a quanto si apprende, anche il il direttore sportivo dell'Aquila Calcio Ercole Di Nicola, sottoposto a misura cautelare.
Tra le partite dei rossoblù finite nel mirino della magistratura, Santarcangelo – L'Aquila (0-1); L'Aquila – Savona (1-0) e L'Aquila – Tuttocuoio (1-0).
Oltre Di Nicola sono stati sottoposti alle medesime misure cautelari altre conoscenze del calcio abruzzese come Gianni Califano (ex calciatore e direttore sportivo del Monza, oltre che amico di Di Nicola) e l'attuale allenatore del Barletta Ninni Corda che qualche mese fa sembrava in procinto di venire all'Aquila.
Tra i calciatori finiti in manette, invece, ci sono Raffaele Moxedano (Neapolis), Pasquale Izzo e Emanuele Marzocchi (Puteolana), Salvatore Arista (ex dell'Akragas), Fabio Di Lauro, Marco Guidone, Francis Obeng, Mohamed Lamine Traoré e Giacomo Ridolfi (Santarcargelo), Andrea Ulizio (San Marino ed ex Pro Patria), Adolfo Gerolino (ex del Pro Patria) e Vincenzo Melillo (Pro Patria).
Le squadre delle città coinvolte sarebbero Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento, L'Aquila, Ascoli, Monza, Vicenza, Rimini, Forlì, Ravenna, Cesena, Livorno, Pisa, Genova e Savona.
Fra i personaggi coinvolti nell'indagine, oltre a calciatori ed ex, presidenti e dirigenti di club, figura anche un presunto appartenente alla cosca Iannazzo, potente clan della 'ndrangheta operante nella provincia di Lamezia Terme, e un poliziotto. Il sospetto degli inquirenti è che la 'ndrangheta abbia pilotato diverse partite del campionato appena concluso di Lega Pro e Serie D, oltre ad alcune gare di Coppa Italia e anche di Serie B.
Tra gli arrestati anche 10 presunti "finanziatori": scommettitori italiani, ma anche di Malta, del Kazakistan, della Russia, della Cina e della Serbia.
Il Sindaco Cialente: "Rispetto per i tifosi. Ci costituiremo parte civile"
Il Comune di L'Aquila si costituirà parte civile "per i danni morali causati - afferma il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente - da questa vergognosa vicenda che apre una ferita gravissime nelle tante comunità colpite". "I sindaci - aggiunge - devono reagire, devono scatenarsi per difendere le comunità, i dirigenti e i calciatori non sono mercenari, fanno sport per migliaia di tifosi per i quali si deve avere rispetto". Cialente si dice "nauseato perché è stato un colpo basso alla città che nel tifo per la sua squadra fa passare l'orgoglio, la rivincita, la rinascita, il calcio, come il rugby fa vivere gli stessi sentimenti ai tifosi, è il simbolo di un territorio e delle migliaia che seguono le vicende sportive".
"Questa vicenda mi disgusta perché da un anno stiamo facendo un duro lavoro nascosto di sostegno, di ricerca di nuovi soci, e nelle numerose riunioni svolte, per il calcio e il rugby, ho potuto constatare la passione, la partecipazione e la preoccupazione dei dirigenti per i risultati sportivi e per il futuro - conclude il Sindaco - sono disgustato e offeso. Direttori sportivi e calciatori sono trattati benissimo e devono mostrare senso di responsabilità verso i territori nei quali giocano".
L'Assessore Iorio: "L'Aquila non ha bisogno di 'ndrangheta, ladri e traditori"
"Abbiamo appreso la notizia stamane, con il Sindaco. Naturalmente, le reazioni a caldo andrebbero sempre misurate: attendiamo il lavoro degli organi competenti, Di Nicola verrà interrogato e il pm deciderà se confermare, o meno, il fermo. E' con grande dispiacere, comunque, che abbiamo saputo della vicenda, a due giorni dall'Adunata che ci ha davvero rivitalizzato. Spiace molto che la squadra di calcio della città viva un momento così difficile: mi sento di dire che L'Aquila non ha bisogno di 'ndrangheta, ladri, traditori, ha bisogno di persone pulite. Per questo, mi auguro davvero che tutto vada per il meglio, sono sicura che gli organi competenti sapranno fare il loro lavoro. Una cosa è certa: chi ha rubato, se è vero che ha rubato, con il se dubitativo molto pronunciato, deve stare in galera, e per quanto mi riguarda andrebbero gettate via le chiavi".
Mancini (L'Aquila Calcio): "Un incubo per noi e per la società"
"È una cosa gravissima, se questo è il calcio è uno schifo. Augurandoci che non sia così, la notizia è un incubo per noi e per la società".
Così il vice presidente dell'Aquila Calcio, Massimo Mancini, ai microfoni del giornalista del Messaggero Stefano Dascoli. "Non sapevamo nulla, aspettiamo di capire di più, non condanniamo nessuno, però non dovevamo neppure essere sfiorati da questa vicenda per i sacrifici fatti e per la nostra onestà, insomma queste situazioni non ci appartengono, in tal senso, siamo fuori da questo mondo del calcio".
I 50 arrestati nell'ambito dell'operazione della Dda di Catanzaro:
Antonio CICCARONE (Direttore Sportivo del Neapolis); Mario MOXEDANO (Presidente del Neapolis); Francesco MOLINO (Direttore Sportivo del Comprensorio Montalto Uffugo); Antonio PALERMO(Dirigente del Comprensorio Montalto Uffugo); Raffaele MOXEDANO (figlio di Mario e calciatore del Neapolis); Pasquale IZZO (Calciatore della Puteolana); Emanuele MARZOCCHI (Calciatore della Puteolana); Salvatore ASTARITA (ex calciatore dell’Akragas); Savino DALENO (ex calciatore e consulente di mercato del Brindisi); Antonio FLORA (Presidente del Brindisi); Giorgio FLORA (Vice Presidente del Brindisi); Vito MORISCO (Direttore Generale del Brindisi); Ercole DI NICOLA (Direttore Sportivo dell'Aquila); Daniele CIARDI (magazziniere del Santarcangelo calcio);Marco GUIDONE (calciatore Santarcangelo); Vincenzo NUCIFORA (ex Direttore Sportivo della Torres); Fabio DI LAURO (ex calciatore e imprenditore); Aleksander BRADNIN (presunto finanziatore di combines); Uros MILOSAVLJEVIC (presunto finanziatore dicombines); Milan JOVICIC (presunto finanziatore dicombines); Enrico MALVISI (Imprenditore); Francis OBENG (calciatore Santarcangelo); Mohamed Lamine TRAORE' (calciatore Santarcangelo); Giacomo RIDOLFI (calciatore Santarcangelo); Mauro ULIZIO (ex Direttore Generale del Monza calcio); Massimiliano CARLUCCIO (socio occulto e dirigente "di fatto" del Pro Patria); Marcello SOLLAZZO (uomo di fiducia di Carluccio Massimiliano); Andrea ULIZIO (figlio di Mauro, calciatore del San Marino ed ex del Pro Patria); Ala TIMOSENCO (legata a Fabio Di Lauro e intermediaria / traduttrice con i serbi); Erikson ARUCI (collaboratore di Fabio Di Lauro e legato ad Andrea Ulizio); Adolfo GEROLINO (ex calciatore del Pro Patria); Vincenzo MELILLO (calciatore del Pro Patria); Marco TOSI (ex allenatore del Pro Patria); Stefano BENINI (uomo di fiducia di Carluccio); Alberto SCARNA' (Sovrintendente della Polizia di Stato e uomo di fiducia di Fabio Di Lauro); Maurizio Antonio PAGANIELLO (ex calciatore, ex Presidente del Trento 1921); Ioana Delia DAN (interprete al servizio di Mauro Ulizio); Raffaele PIETANZA (uomo di fiducia di Carluccio e Solazzo); Diego DE PALMA (imprenditore, co-finanziatore dicombines e uomo di fiducia di Fabio Di Lauro); Raffaele POGGI (co-finanziatore dicombines; uomo di fiducia di Enrico Malvisi); Edmond NEJAKU (imprenditore, presunto finanziatore di combines e scommettitore); Gianni CALIFANO (Direttore Sportivo del Monza); Bruno CALIFANO (padre di Gianni Califano); Massimo CENNI; Ninni CORDA (Allenatore del Barletta calcio); Fabrizio MAGLIA (Direttore Sportivo della Vigor Lamezia); Felice BELLINI (ex direttore sportivo del Gudja United Malta e attuale dirigente responsabile marketing della Vigor Lamezia); Robert FARRUGIA (presunto finanziatore di combines); Adrian FARRUGIA (presunto finanziatore di combines); Sebastiano LA FERLA (uomo di fiducia di Felice Bellini).