E' stata depositata la sentenza con le motivazioni da parte della Corte di appello in merito al processo per il crollo del palazzo in via Generale Francesco Rossi all'Aquila del 6 aprile 2009, dove a causa del terremoto morirono 17 persone e rimasero ferite diverse. Tra le vittime molti studenti universitari fuori sede.
"Come avvocato di parte civile - ha affermato l'avvocata Wania Della Vigna del foro di Teramo - ritengo che la sentenza sia giusta e corretta. Le motivazioni espresse dal collegio - presieduto da Aldo Manfredi - sono aderenti alle risultanze istruttorie e conformi ai canoni logico-argomentativi".
La Corte nelle motivazioni esplicita la conferma della condanna in primo grado, con sola riduzione di pena, richiesta dal sostituto procuratore generale Alberto Sgambati e dagli avvocati di parte civile.
"Condanna - ha aggiunto l'avvocato - espressa in primo grado dal giudice Giuseppe Romano Gargarella per l'unico imputato, l'ingegner Diego De Angelis, nella sua triplice posizione di ingegnere, direttore dei lavori di rifacimento del tetto di copertura ed amministratore del condominio".
De Angelis è stato condannato alla pena di 1 anno ed 11 mesi di reclusione (pena sospesa) per una condotta omissiva di mancata valutazione di adeguatezza statica e sismica dell'edificio interamente collassato alle 3.32, come dai capi di imputazione del sostituto procuratore Fabio Picuti.
"Pur partecipando al dramma umano che ha colpito lo stesso imputato (padre di una giovane vittima deceduta quella notte, ndr) questo difensore - ha concluso Della Vigna - deve prendere atto della importanza giurisprudenziale della sentenza sia per le vittime, per i sopravvissuti sia in merito ai processi sui crolli dei palazzi. Questa sentenza avvalora le indagini svolte dalla Procura della Repubblica e il lavoro del magistrati di primo grado del tribunale dell'Aquila".