Sabato, 23 Maggio 2015 00:06

'No Ombrina': 60mila nel giorno della mobilitazione contro le trivelle

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60mila persone, 482 adesioni tra comitati, associazioni ed istituzioni (molte delle quali provenienti anche da fuori Regione), per dire no alle trivelle e salvare l'Adriatico.

A Lanciano è stato il giorno della grande mobilitazione contro Ombrina Mare, la piattaforma petrolifera che la multinazionale inglese Rockhopper vorrebbe costruire al largo di S. Vito Chietino, a soli 6 km da uno dei tratti costieri più belli dell'Adriatico.

Soddisfatti, per i numeri e la partecipazione, gli organizzatori: "E' stata una manifestazione di carattere nazionale" ha sottolineato il coordinamento dei comitati "ancora più imponente di quella di due anni fa a Pescara".

"No Ombrina - Blocchiamo lo Sblocca Italia" e "Il Governo blocchi Ombrina e gli altri progetti petroliferi" sono stati gli slogan e gli striscioni che hanno caratterizzato il corteo, partito alle 15:00 da via dei Cappuccini e terminato nel tardo pomeriggio in piazza Pleibiscito. Qui, dal palco, si sono susseguiti un breve intervento unitario dei comitati e la lettura di due testi scritti da alcuni studenti selezionati con il concorso lanciato dal coordinamento.

Alla manifestazione hanno aderito associazioni, cooperative, onlus, centri sociali, comitati locali e nazionali, movimenti civici, partiti, consiglieri regionali e enti pubblici. Presenti, naturalmente, i sindaci di tanti Comuni, a cominciare da quello di Lanciano, la Regione Abruzzo e la diocesi di Lanciano-Vasto.

Tante sono state anche le persone partite dall'Aquila e dalle zone interne.

E domani, a Pescara, è in programma un'altra importante iniziativa, l'assemblea nazionale "Blocca lo Sblocca Italia" in cui i comitati da tutta Italia che contestano il provvedimento del governo Renzi decideranno assieme le prossime iniziative.

No Ombrina
No Ombrina
No Ombrina
No Ombrina
No Ombrina

 

 

Cos'è Ombrina Mare

 

Ombrina Mare è una piattaforma petrolifera che dovrebbe sorgere al largo della Costa dei Trabocchi, in corrispondenza del Comune di S. Vito Chietino.

Dopo alcuni mesi di stallo, nelle scorse settimane la Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ha dato parere positivo al progetto, che prevede la realizzazione di una serie di pozzi estrattivi collegati a una nave-raffineria lunga più dello stadio Adriatico e alta come un palazzo di 10 piani, che stazionerebbe di fronte alla costa teatina per i prossimi 24 anni, immettendo, almeno secondo i comitati del fronte del No, fumi nocivi in atmosfera e sostanze inquinanti in mare.

Stando al progetto, pozzi, piattaforma e nave dovranno essere collegati tra loro e con la terraferma da decine di chilometri di condotte sottomarine. L'Adriatico, dicono gli ambientalisti, diventerebbe, così, per chilometri e chilometri, quasi una proprietà privata, vietata a tutti. Con il pericolo aggiuntivo che, in caso di incidente, poiché la raffineria arriverebbe a stoccare sino a 50mila tonnellate di petrolio, si avrebbero effetti letali.

Ombrina è un progetto della Rockhopper Exploration, una multinazionale britannica che possiede giacimenti petroliferi in tutto il mondo, dalle Isole Falkland a Malta alle coste francesi, e vede l'opposizione non solo di gran parte dei sindaci della zona ma anche deli operatori del turismo, dell'agricoltura e della pesca.

Anche secondo costoro il progetto avrebbe conseguenze devastanti per uno dei tratti di litorale più belli dell'Adriatico, la Costa dei Trabocchi, famosa per le sue bellezze naturali e per la presenza di numerosi e pregiati vitigni. Ma, dicono le associazioni ambientaliste, gli effetti di un impianto simile sarebbero nocivi per la vita quotidiana di tutti coloro che in quella parte d'Abruzzo vivono e lavorano.

Siamo al paradosso per cui sul futuro della nostra terra una manciata di petrolieri del Regno Unito, per i quali i giacimenti che possiedono non sono che punti su una carta geografica e che probabilmente non hanno nemmeno mai messo piede in Abruzzo, hanno più voce in capitolo di decine di migliaia di persone che, in quelle città e su quel tratto di costa, sono nate, vivono e lavorano . Al paradosso di un Governo, quello del “rottamatore” Renzi, che si schiera con le multinazionali del petrolio calpestando la volontà popolare.

Già due anni fa, a Pescara, ci fu una manifestazione con la quale le forze sociali abruzzesi riuscirono a bloccare il progetto. Dopo un anno e mezzo di effettivo stallo, ora la Rockhopper è tornata alla carica.

 

 

 

Alcuni numeri della mobilitazione

  • 403 adesioni di enti, comitati, associazioni, sindacati, partiti, diocesi, aziende, organizzazioni di categoria;
  • 60.000 volantini distribuiti;
  • 2.000 bandiere in distribuzione in questi giorni;
  • oltre 20.000 visualizzazioni di 10.000 utenti da 51 paesi per le pagine del sito dedicato aperto per l’occasione (www.stopombrina.wordpress.com);
  • oltre 20.000 visualizzazioni in tre giorni del video-tributo a Lucio Dalla “Com’è profondo il mare” realizzato da 35 artisti abruzzesi (tenendo conto solo di due dei tanti siti che hanno caricato il video);
  • oltre 21.000 visualizzazioni in 20 giorni di altri video realizzati per l’occasione (tenendo conto solo dei siti principali su cui sono caricati);
  • una media di 85.000 visualizzazioni a settimana solo per la pagina facebook ufficiale NO OMBRINA (con 7.500 fan, con crescita di circa 1500 a settimana) e senza considerare quelle delle organizzazioni/attivisti aderenti maggiormente coinvolte;ù
  • 20 incontri pubblici in Abruzzo e 15 nel resto d’Italia (Trento, Bologna, Brescia, Milano, Roma, Napoli, Benevento, Foggia, Bari, Jesi, Termoli, Atena lucana, Muro lucano, S. Elpidio a mare e Viggiano);
  • una biciclettata preparatoria a Pescara con 400 partecipanti;
  • centinaia di foto per il contest, con immagini, tra l’altro, da Kuala Lumpur, Sidney, Valencia, Salvador de Bahia, Parigi, Barcellona, Siviglia, Messico, Berlino, Cordova, Bilbao, Bordeaux, Interlaken, Cuba, Islanda, Magonza, Bruxelles;
  • flash-mob spontanei a Roma e Bologna.
Ultima modifica il Lunedì, 25 Maggio 2015 02:45

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