Mercoledì, 08 Luglio 2015 13:30

Ricostruzione scuole, si parte dalle frazioni e dalle periferie: il programma

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Alcune notizie sono emerse, stamane, dalla riunione della IIa Commissione consiliare che ha discusso dello stato della ricostruzione delle scuole.

Verranno realizzati due poli scolastici di materne e medie, ad est e ovest della città, a Paganica e Sassa. Inoltre, l'amministrazione intende dar vita ad un laboratorio di partecipazione che si insedierà nella casetta di legno collocata innanzi alla basilica di San Bernardino. Lì, nascerà il masterplan per la realizzazione del polo di Sassa, affidato alla matita dell'architetto internazionale Mario Cucinella. Con lui, un gruppo di giovani universitari. Si naviga a vista, invece, per la ricostruzione dei plessi scolastici del centro storico.

Ancora non è chiaro dove e come verranno ricollocate le scuole: "La vicenda si intreccia con il nuovo piano urbanistico di cui la città deve dotarsi", ha confermato l'assessore alle Opere pubbliche, Maurizio Capri. "Per ora, è difficile immaginare l'assetto urbanistico della città che verrà: possiamo fare soltanto delle ipotesi".

Si è preferito intervenire, dunque, dove l'assetto urbanistico è definito. In periferia, e nelle frazioni.

Innanzi ai consiglieri commissari, l'architetto Enrica De Paulis, dirigente del settore 'Ricostruzione pubblica e patrimonio', ha illustrato il programma di assetto della ricostruzione dell'edilizia scolastica, una ricognizione completa delle scuole di proprietà del Comune finalizzata alla redazione di un piano di sintesi e di indirizzo. [potete leggerlo qui]

A più di 6 anni dal terremoto, sono ancora 17 i Musp che ospitano ragazze e ragazzi delle 29 scuole dell'infanzia, primarie e medie ad oggi inagibili. Interessanti i dati emersi dall'analisi demografica della popolazione scolastica: rilevano un calo del 7.5%, più sensibile in riferimento agli studenti delle scuole medie (-16.9%), meno significativo per le elemantari (-3.5%) e le scuole dell'infanzia (-1.5%).

Naturalmente, il calo è concentrato a L'Aquila (intesa come centro città e periferia) con un -13.1%, che vuol dire 618 alunni in meno. Al contrario, la popolazione nelle frazioni è in aumento (+8.6% ad Est, +9.5% ad Ovest), in entrambi i casi di 72 alunni. Il 'saldo' è comunque negativo: in totale, L'Aquila ha visto diminuire la popolazione studentesca di 474 alunni, -7.5%. 

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E' anche sulla base di questi dati che è stato approntato il programma di assetto della ricostruzione dell'edilizia scolastica che ha rimodellato - almeno in parte - il cronoprogramma stabilito con precedenti deliberazioni, rimodulandone anche gli importi. Fino a qualche mese fa, ad esempio, tra gli interventi prioritari era stato inserito quello sulla scuola di Viale Giovanni XXIII, ora cancellato perché, appunto, si è data priorità alle scuole che si trovano in zone e quartieri della città già definiti urbanisticamente.

Al momento, gli unici edifici scolastici dove si è avviata o conclusa la progettazione preliminare (ma solo quella) sono la scuola primaria di Arischia, la scuola primaria di Pettino “Mariele Ventre”, la scuola primaria di Coppito e la scuola d'infanzia di S. Sisto. I fondi che finanzieranno i primi lavori sono quelli del decreto stralcio 43 del 2013 (12 milioni) più altri 7 milioni, per un totale di 19,6 milioni (su 44 circa disponibili) così ripartiti:

  • 8 milioni per il polo scolastico di Sassa;
  • 5,2 milioni per la realizzazione di un unico polo scolastico che accorperà la scuola d'infanzia di Gignano, scuola primaria Torretta e la succursale di S. Elia;
  • 3 milioni per le scuole primaria e dell'infanzia di S. Barbara con il riaccorpamento in un unico complesso della scuola d'infanzia di S. Sisto;
  • 2,4 milioni per la scuola "Mariele Ventre" di Pettino (con accorpamento con la scuola dell'infanzia del Vetoio);
  • 1 milione per la scuola primaria di Bagno.

In programmazione, poi, ci sono altri interventi per la scuola dell'infanzia e primaria di Pianola (2 milione 115mila), per la ricostruzione della scuola media dio Paganica (4 milioni e 270mila euro) e per la scuola dell'infanzia di Roio Colle (350mila).

Seppur con un ritardo incomprensibile, che non abbiamo mancato di sottolineare nei mesi scorsi, qualcosa inizia finalmente a muoversi. Anche se i lavori non partiranno prima della fine dell'anno. 

Ultima modifica il Mercoledì, 08 Luglio 2015 19:44

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