Sembra essere giunta al punto di svolta tanto atteso la trattativa su Accord Phoenix.
Pochi minuti fa, a Roma, l'amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri e il presidente della società, l'imprenditore anglo-indiano Ravi Shankar, hanno firmato il contratto di sviluppo che consentirà all'azienda - che si occuperà di recupero e trattamento di rifiuti elettronici (Raee) - di insediarsi nell'area dell'ex polo elettronico e di riassumere i 128 lavoratori ex Finmek rimasti senza più ammortizzatori sociali.
A darne notizia è il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente sul proprio profilo Facebook.
“E' un momento sognato e desiderato da tempo” scrive il primo cittadino “che ha richiesto tanto lavoro nonostante attacchi pesantissimi arrivati da ogni dove, compreso il Consiglio comunale. Sono felice per i lavoratori” continua Cialente “che, soli, ci hanno creduto. Questo giorno ripaga tutti noi delle amarezze di chi poneva in dubbio o ha addirittura cercato di frenare questa iniziativa industriale. E' la prima volta, dopo decenni, che la città attira investimenti stranieri, su un'industria della green economy, destinata a fare da apripista per altri insediamenti”.
Accord Phoenix riceverà un finanziamento pubblico di 10,7 milioni di euro (provenienti dal plafond stanziato dalla delibera Cipe 135 per la ripresa delle attività produttive, la famosa quota 5%) e ne sborserà di tasca propria - almeno questo prevede l'accordo - 20.
Per quanto riguarda i tempi, spiega Cialente a NewsTown, a fine anno dovrebbero partire i lavori nei capannoni deell'ex polo elettronico, che dovranno essere adattati e resi idonei a ospitare i nuovi macchinari. Nel frattempo, afferma sempre Cialente, già nelle prossime settimane partiranno i corsi di formazione e riqualificazione professionale del personale ex Finmek .
L'insediamento di Accord Phoenix, spiega Cialente, sarà solo il primo passo del progetto di riqualificazione industriale che il Comune ha in mente per tutta l'area dell'ex polo elettronico. "A breve" spiega infatti il primo cittadino "pubblicheremo il bando di gara per la vendita di un altro modulo. E' chiaro che il bando sarà aperto solo alle attività industriali e non a quelle commerciali o a società immobiliari. Vogliamo che quell'area conservi la sua destinazione originaria, quella industriale".