Martedì, 09 Luglio 2013 00:01

Il regalo del Kazakistan: riaperto l'Oratorio di S.Giuseppe Dei Minimi

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E' stato riaperto al pubblico l’Oratorio di S. Giuseppe Dei Minimi, situato in via Roio, vicino la cattedrale di S. Massimo, nel cuore del centro storico dell’Aquila.

L’edificio fa parte del complesso monumentale comprendente anche la basilica di S. Giuseppe Artigiano, prima chiesa del centro ad esser stata interamente restaurata e restituita alla città.

L’interno dell’oratorio, le cui origini risalgono alla metà del XVII secolo, è tra i maggiori esempi del Barocco aquilano, opera attribuita a Giovan Francesco Leomporra, lo stesso architetto che progettò la facciata di Santa Maria del Suffragio.

L’edificio settecentesco presentava una facciata barocca e all’interno era privo di volta. Nel 1930, con un intervento ad opera di Alberto Riccoboni, le forme barocche della facciata vennero rimosse e venne ripristinata la muratura a faccia, in continuità con la facciata posteriore di San Biagio.

Prima del terremoto, l'Oratorio San Giuseppe dei Minimi era la sede concertistica dell'ensemble abruzzese dei Solisti Aquilani. Sono stati proprio loro, difatti, ad esibirsi al termine dell’inaugurazione.

Presenti, al taglio del nastro, il direttore regionale dei Beni culturali, Fabrizio Magani, l'ambasciatore della repubblica del Kazakistan, Andrian Yelemessov, il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, gli architetti che hanno curato il restauro, Salvatore Tringali e Rosanna La Rosa e il nuovo arcivescovo dell'Aquila, monsignor Giuseppe Petrocchi.

L’intervento di restauro è stato interamente finanziato dal governo del Kazakistan ed è costato un milione e 700 mila euro.

Don Gino Epicoco, parroco di S. Giuseppe Artigiano: "Il governo kazako, nella totale umiltà e discrezione, ha aiutato questa città senza tanta pubblicità ma andando dritto al cuore della solidarietà. E' stata una grande lezione perché molto spesso le sponsorizzazioni vogliono avere, anche giustamente, un ritorno di immagine. Il governo kazako invece ha dato il suo aiuto senza chiedere né pretendere nulla".

"Recuperare quest'ultima parte della basilica di S. Giuseppe" ha aggiunto Don Gino "vuol dire recuperare uno spazio per la cultura, un luogo dal grande valore simbolico per una città che ha una fortissima vocazione culturale. Oggi è una giornata molto importante. Da una parte ci rimpossessiamo di un edificio storico, dall'altra restituiamo alla città uno spazio aperto a tutti. L'oratorio sarà un luogo di dialogo e cultura".

La fotogallery di Silvia Santucci

S.Giuseppe dei ...
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Ultima modifica il Martedì, 09 Luglio 2013 00:23

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