Nelle ultime settimane si è parlato spesso del S.E.D. e della Banda Dati sull’Emergenza. Il balletto sui numeri degli alloggi vuoti nei villaggi CASE e MAP, infatti, ha dimostrato - se ce ne fosse ancora bisogno - che l’amministrazione non è riuscita, negli anni, a dotarsi di un sistema informatico unico e accessibile, capace di fornire dati affidabili e facilmente interrogabili. Dalle bollette pazze fino alle pratiche della ricostruzione. Eppure, soldi ne sono stati spesi e molti. Quanti?
La vicenda è assai complessa. Ha provato a fare chiarezza il presidente della 1a Commissione Programmazione e Bilancio, Giustino Masciocco, che stamane ha convocato in audizione Paolo Aielli, titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, e la dirigente dell’Ufficio assistenza alla popolazione, Patrizia Del Principe, che hanno il compito di fornire le informazioni rielaborate, poi, dal S.E.D. A rappresentare la Spa, partecipata del Comune dell’Aquila, c’era l’ingegner Adolfo Paravano.
S.E.D Spa ha ottenuto, nel corso degli anni scorsi, finanziamenti importanti per elaborare, gestire e mantenere una Banca Dati assolutamente necessaria per l’assistenza alla popolazione e per la gestione dell’emergenza. Nel tempo, la BDE si sarebbe dovuta perfezionare comprendendo anche l’eleborazione della documentazione relativa alla presentazione dei progetti e di tutto ciò che riguarda la popolazione. Non è successo, come detto. Fondi, però, ne sono arrivati.
Già con la OPCM 3859 del 12 marzo 2010. Questa prima ordinanza stanziava 640mila euro per “l’implementazione e la gestione delle banche dati relative alle attività ricomprese nell’area dell’assistenza alla popolazione, con riferimento particolare ai progetti CASE e MAP”, e autorizzava il Vice Commissario (all’epoca, il sindaco Massimo Cialente) a redigere un'apposita convenzione che venne firmata il 22 giugno 2010. La cifra stanziata, ovviamente, non corrisponde a quella fatturata: venivano pagate solo le prestazioni realmente effettuate. In altre parole, il S.E.D. dimostrava di aver svolto un lavoro e richiedeva delle spettanze che il dirigente del Servizio informatico del Comune, allora l’ingegner Adolfo Paravano che poi passerà proprio al S.E.D., valutava se liquidare o meno. La convenzione è terminata il 31 dicembre 2010: fino a quel giorno, sono state emesse 7 fatture per un totale di 631mila euro. Dalla documentazione esaminata dal presidente Masciocco, però, non si evince alcuna relazione conclusiva sulle attività previste nella convenzione. Nessun controllo, insomma.
Il 30 dicembre 2010, una nuova OPCM, la numero 3917 (con la relativa convenzione firmata il 16 marzo 2010 dal nuovo Vice Commissario, Antonio Cicchetti, e dal sindaco dell’Aquila), stanzia altri 800mila euro per “assicurare senza soluzione di continuità la implementazione e la gestione delle banche dati relative alle attività ricomprese nell’area dell’assistenza alla popolazione”, con la espressa previsione dei servizi attesi, dei relativi tempi di realizzazione, delle verifiche periodiche e delle condizioni per il pagamento delle fatture. La verifica delle attività viene demandata ad uno specifico Comitato di Direzione composto dall’ing. Domenico Longhi, designato dalla Struttura Gestione Emergenza, dalla dott.ssa Valentina Perilli, designata dal Comune, e da Adolfo Paravano. A fronte del contratto, fino al 31 dicembre 2011, sono state emesse 6 fatture per un totale di 523mila euro. Nella relazione finale di valutazione del progetto, il Comitato ha espresso preoccupazione sull’eventuale mancata applicazione delle prescrizioni tecniche che “potrebbero portare ad una rapida obsolescenza del software con la conseguenza della inutilità della Banca Dati”.
Un'altra OPCM, la 3992, stanzia ulteriori 200mila euro fino al 31 marzo 2012. Infine c’è una quarta OPCM, la 4013 del 23 marzo 2012, che prevede 600mila euro con scadenza al 31 dicembre 2012. Le ordinanze non fanno altro che prorogare gli obiettivi della ordinanza 3917. La convenzione è unica: viene firmata il giorno 8 agosto 2012 dal Commissario delegato Gianni Chiodi, dal Sindaco, e dal presidente del S.E.D.
A fronte del contratto in vigore, all’aprile del 2013, sono state emesse dalla società fatture per un totale di 497mila euro. Non ci sono, però, verbali del Comitato di Direzione. In altre parole, non è mai stata rilasciata la certificazione finale relativa alle convenzione firmata ad agosto 2012. Ancora, nessun controllo.
Con la fine dell’emergenza, la Giunta guidata da Cialente, con delibera numero 97 del marzo 2013, prende atto di una intesa di collaborazione tra l’Ufficio speciale per la ricostruzione e il S.E.D. per un importo di 196mila euro. La Banca Dati, per come è stata costruita, non risponde alle richieste dell’Usra in particolare per quel che riguarda l'inserimento dati delle schede parametriche. C’è bisogno, insomma, di un nuovo intervento. Non solo. L’Ufficio di Paolo Aielli firma una convenzione di consulenza da 100mila euro con il dipartimento di Ingegneria dell’Università dell’Aquila, e un altro accordo di 40mila euro con l’Istituto per le tecnologie della costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
A fare due conti, fino ad oggi, sono stati spesi 2 milioni di euro per la costruzione di una Banca Dati non ancora in grado di rispondere alla necessità dell'Amministrazione, chiamata a gestire una situazione molto complessa, e dei cittadini, che dovrebbero aver accesso a informazioni certe e trasparenti.
Di chi sono le responsabilità? L’ingegner Paravano, in Commissione, ha difeso la partecipata del Comune imputando molte delle colpe alle procedure organizzative degli uffici che dovrebbero inserire i dati nella BDE. Lo abbiamo già scritto: processi, procedure e strumenti non sono assolutamente adeguati alla mole di dati che il post-sisma impone di gestire. E’ vero anche, però, che la vicenda del S.E.D. è l’ennesima dimostrazione di come vengano amministrate in maniera scellerata le nostre municipalizzate.
A quante ore lavoro corrispondono 2 milioni di euro? Chi dovrebbe valutare i risultati ottenuti? Altre amministrazioni, in poco tempo, hanno dimostrato di saper gestire in maniera funzionale le informazioni e i dati a disposizione. A L’Aquila sarebbe più che mai necessario. E intanto, il sindaco Cialente ha scelto i nuovi componenti del Cda del S.E.D. confermando alla presidenza Carlo Sandolo e nominando come consiglieri di amministrazione Claudio Cerasoli e Mariangela Gianvincenzo.