Giovedì, 11 Luglio 2013 15:33

Asm - Comune, firmata Carta dei Servizi. Fabiani: "Differenziata al 61%"

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Soddisfatti del successo ottenuto alla XX edizione del Premio Conai “Comuni Ricicloni 2013” al Festival di Legambiente, dove la città dell’Aquila ha ricevuto la menzione speciale per la raccolta differenziata, questa mattina il Comune e l’Asm hanno firmato in maniera ufficiale la 'Carta dei Servizi della Gestione dei Rifiuti', dopo che il 26 marzo era stata presentata alla città in assenza, però, dell’amministrazione comunale. Il vice sindaco e assessore all’ambiente Roberto Riga, insieme al presidente dell’Asm Luigi Fabiani e Enrico Stagnini per Legambiente L’Aquila, hanno presentato cifre e numeri relativi all’azienda municipalizzata: la gestione dei rifiuti, i traguardi raggiunti e le criticità ancora da affrontare.

"La carta dei servizi - ha spiegato il presidente Luigi Fabiani - serve per identificare, quindi puntualizzare, gli obblighi dell’azienda nei confronti dei cittadini e gli obblighi dei cittadini nei confronti dell’azienda. E’ una maniera per valutare la qualità del servizi offerti, con la possibilità anche di impugnare, laddove non vengono ottemperati gli impegni che vi sono sottoscritti”.

Un’aria di ottimismo ha inondato tutta la conferenza stampa in cui l’Asm ha presentato questa mattina i dati positivi che, per il Presidente, confermano la sostanziale buona gestione della municipalizzata. A partire dal bilancio chiuso in attivo, per il secondo anno consecutivo, con un utile di 5mila euro. Il costo del personale è sceso dal 2012 al 2011 di 100mila euro, l’1,3%, “senza licenziare nessuno” ha sottolineato Fabiani. I dati che però vengono portati da azienda e Comune come esempio di gestione virtuosa sono soprattutto quelli che riguardano la raccolta differenziata, avviata nel 2011 a partire dalla frazione di Paganica e che, in poco tempo, almeno nelle aree in cui si è diffusa come via Strinella e Bazzano, ha raggiunto una copertura del 64% del territorio, circa 43 mila cittadini aquilani, e un valore percentuale del 61%. Mentre, chiaramente, la raccolta differenziata complessiva sul tutto il territorio aquilano, considerando le aree servite e non, è del 25%.

Nelle aree del progetto C.a.s.e. il valore percentuale diminuisce al 42.4%, mentre nelle zone industriali si attesta al 32.4%. Un importante passo avanti per la raccolta differenziata è stata l’autorizzazione giunta lo scorso 7 maggio dal Settore Ambiente della Provincia dell’Aquila per l’impianto di selezione dei rifiuti da raccolta differenziata, la piattaforma ecologica. La piattaforma e la stazione ecologica, che saranno installate presso il capannone di proprietà dell’Asm a Bazzano, serviranno a selezionare e a valorizzare il materiale raccolto per ripulirlo e conferirlo con una qualità superiore ai consorzi e agli impianti di riciclaggio.

Resta tuttavia il problema della raccolta dell’indifferenziato, la cui percentuale si assottiglia sempre più nel tempo, ma che rimane un problema per il suo conferimento. La parte indifferenziata era conferita, prima del 2010, nell’impianto dell’Aciam di Aielli, con un costo di circa 160 euro a tonnellata. Fabiani ricorda che il suo insediamento è coinciso con il conferimento dell’indifferenziato in un altro sito, Cogesa, impianto di recupero e smaltimento di Sulmona che aveva prezzi più bassi, 30 euro in meno a tonnellata, e con l’avvio di un percorso che ha permesso di evitare la discarica grazie all’utilizzo dell’impianto pubblico della Segen, a Sante Marie a Tagliacozzo. A settembre 2011 l’impianto Segen ha preso fuoco ed è stato sostituito da un impianto mobile, ma a gennaio la Regione con una sentenza del Tar ha stabilito che l’impianto non poteva più produrre, obbligando l’Asm a rivolgersi agli impianti di prossimità, Cogesa e Aciam a Sulmona e Aielli.

Altro capitolo importante sia della spesa che della gestione dell’Asm riguarda le macerie, che nella città del post terremoto, costituiscono ancora oggi un rifiuto d’eccezione. Il 2012 è stato un anno di successo, perché sono state lavorate dall’Asm 350 mila tonnellate di macerie conferite nella cava ex Teges, mentre il 2013 si presenta come un anno più problematico, con sole 11 mila e 500 tonnellate. Quest’anno “le demolizioni sono state assegnate a ditte private, per cui lo smaltimento sarà ridotto, - ha spiegato Fabiani- a meno che non ci sarà un accordo con le aziende private”.

“Sicuramente i dati forniti dal Comune sono incoraggianti - ha commentato Enrico Stagnini, rappresentante di Legambiente L’Aquila – ma devono essere integrati con l’adeguamento energetico degli edifici, lo stop al consumo di suolo, la creazione di una smart city, altrimenti il contributo dato dalla raccolta differenziata sarà vanificato”.

Ultima modifica il Giovedì, 11 Luglio 2013 17:51

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