Vittorio Fabrizi, il dirigente del Comune dell'Aquila che era stato sospeso e privato del potere di firma per via di una condanna in primo grado a 10 mesi di reclusione per false attestazioni, è stato reintegrato in seguito all'assoluzione in Corte d'Appello.
La sospensione di Fabrizi, motivata a suo tempo con la legge Severino, era stata molto contestata dalla difesa, secondo la quale la norma non poteva essere applicata ai dirigenti.
In seguito al verdetto della Corte d'Appello, il Comune, abbreviando i tempi, ha deciso per la reintegra, anche per evitare possibili richieste di risarcimento.