La ricostruzione del condominio sito in via Roma 207 è, oramai, una sorta di Odissea. Per i condomini, per l'amministrazione comunale, per i cittadini che attendono di sapere se e come verrà riscoperta e riqualificata l'anteporta dell'antica Porta Barete.
Qualche giorno fa, l'assessore Di Stefano ha minacciato la revoca del finanziamento per la ricostruzione dell'edificio, fermo da troppo tempo, qualora i condomini non avessero deciso sulla proposta formulata dal Comune oramai molti mesi fa. E la risposta dei condomini non si è fatta attendere: "siamo costretti a ribadire - si legge in una nota - che non ci sono proposte né fantomatici fondi stanziati, ma solo chiacchiere illusorie e prive di basi giuridiche. In caso l’assessore ed il sindaco insistano ad affermare il contrario, chiediamo cortesemente di comunicarcene gli estremi".
Il Comune dell’Aquila - denunciano i condomini - "non ha neppure la proprietà dei terreni su cui va dicendo di volerci spostare, terreni di proprietà di decine di privati cittadini: come fa un Comune a spostarci sulla roba d’altri? Per noi questa amministrazione comunale è stata più devastante del sisma. Ci ha rovinato la vita. Per quanto ci riguarda, abbiamo gli stessi diritti pregressi della pizzeria di fronte a noi, dei condomini a fianco la chiesa di S. Croce, che ora stanno avviando i cantieri, e di tutti i cantieri che hanno ricostruito indisturbati sulle mura. Sindaco e assessore ci diano risposte su questa disparità di trattamento".
Dunque l'invito all'assessore Di Stefano perché "solleciti la soprintendenza, visto che i fondi pubblici non possono certo restare fermi. Noi siamo pronti a ripartire da domani mattina, altro che ritiro del contributo: si rivolga alla soprintendenza, non a noi. Dall'inizio di questa vicenda ci siamo chiesti come mai il Comune, erogatore di fondi ed autorizzazioni e primo responsabile di questa grottesca situazione, non si ponesse accanto ai suoi concittadini in favore della celere ricostruzione da lui stesso voluta ed autorizzata, e divenisse invece fautore della non ricostruzione di un solo condominio in tutta la città. Perché?".
I condomini di via Roma 207 ribadiscono, poi, che una proposta risolutiva esiste, "l’unica, ed è di un anno fa: il Comune la conosce, è stata presentata e sollecitata dall'Ufficio Speciale per la Ricostruzione, che ha cercato e trovato un accordo con i condomini. Si tratta dell'unica proposta concreta, reale e protocollata, ufficiale perché presentata dal Capo dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, rappresentante del Governo sul territorio: che fine ha fatto questa proposta? Quando ci verrà risposto? Assessore, se la faccia illustrare, oppure contatti la soprintendente e, nel sollecitarle il problema fondi ed un celere rientro a casa dei condomini, in considerazione degli ingenti danni già arrecati, tuteli noi cittadini aquilani affinché cessi la persecuzione".
Questa la posizione dei condomini, o meglio la posizione di alcuni condomini. Un proprietario infatti, il dott. Dino Facchini, in una intervista ad Abruzzoweb ha inteso sottolineare che i firmatari dei comunicati stampa non parlano a suo nome e, anzi, ci sono altri proprietari che, pur tacendo, sarebbero d'accordo con la proposta di spostamento formulata dal Comune dell'Aquila.
Insomma, il fronte che, fino ad oggi, pareva compatto, potrebbe rompersi. A vantaggio del Comune dell'Aquila e della proposta di riqualificazione dell'area di Porta Barete. Sempre che l'amministrazione riesca a risolvere i problemi, assolutamente reali, sollevati in questi mesi dai condomini che vorrebbero l'edificio ricostruito come da finanziamento concesso.