Giovedì, 29 Ottobre 2015 16:58

Grandi Rischi bis, Bertolaso rinviato a giudizio per omicidio colposo

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L’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso andrà a processo per omicidio colposo e lesioni il prossimo 20 novembre al tribunale dell’Aquila nell’ambito del processo "Grandi rischi bis". Il Gup del Tribunale dell'Aquila, Guendalina Buccella, lo ha rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio colposo plurimo.

Si tratta di un filone parallelo a quello che ha visto coinvolti i sette esperti della Commissione Grandi Rischi (Giulio Selvaggi, Mauro Dolce, Bernardo De Bernardinis, Franco Barberi, Enzo Boschi, Claudio Eva, Gian Michele Calvi), condannati a 6 anni in primo grado e poi assolti (con l'eccezione di De Bernardinis, condannato a due anni) in Appello un anno fa.

L'ex capo della Protezione Civile è accusato di essere stato il presunto ispiratore della riunione della Commissione del 31 marzo 2009 durante la quale sarebbe promanato il messaggio rassicurante relativo all'improbabilità di un forte terremoto, evento che poi si verificò, come noto, il 6 aprile, provocando 309 morti e più di 1.200 feriti. La Procura generale aveva avocato il procedimento su richiesta delle parti civili.

Secondo l'avvocato generale Romolo Como e il sostituto Domenico Castellani, l'accusa verso Bertolaso sarebbe consistita "nell'intento di contrastare comunque pretesi allarmismi per la previsione di un grave evento sismico e di correggere, perché esageratamente ottimista, un comunicato diffuso dalla Protezione civile della Regione nel senso che non erano più previste scosse di alcun genere, cosa da non dire in quanto si sarebbe rilevata un boomerang in caso di altre scosse. Bertolaso convocava di sua iniziativa una riunione della commissione per mettere a tacere le voci allarmistiche e rassicurare la popolazione".

Nel mirino la telefonata [video in alto] con l'ex assessore regionale alla protezione civile Daniela Stati, scagionata. Per l'accusa Bertolaso avrebbe "preannunciato detta riunione come operazione mediatica per rassicurare la popolazione e anticipando la tesi dell'assenza di pericolo grazie al positivo scarico di energia. Inducendo in tal modo anche gli scienziati partecipanti alla riunione a indirizzare l'esame della questione sulla primaria necessità di evitare allarmismi tra la popolazione e a valutare con superficialità il reale rischio di grave evento sismico nonché i rappresentanti politici locali e gli organi di informazione a rassicurare i cittadini sulla inesistente o bassa probabilità di un forte terremoto".

Sempre secondo l'accusa "per effetto di queste condotte le vittime si erano convinte a restare in casa superando il timore e abbandonando le precauzioni in vista di un evento piu' grave dopo le numerose e crescenti scosse di terremoto e rimasero coinvolte nel crollo dei rispettivi edifici".

Il nuovo processo a Bertolaso inizierà peraltro il giorno dopo l'approdo in Cassazione del processo principale alla Grandi Rischi.

Ultima modifica il Giovedì, 29 Ottobre 2015 17:39

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