Lunedì, 16 Novembre 2015 15:01

Scontri a Roma, per 2 anni ai domiciliari è assolto e chiede maxi risarcimento

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Arrestato, processato, condannato a sei anni ma assolto in Appello e in Cassazione. Si può riassumere così il travagliato percorso di Mirco Tomassetti, 35 anni di Mosciano Sant'Angelo (Teramo), in relazione al processo sugli scontri avvenuti a Roma durante la manifestazione del 15 ottobre 2011.

Tomassetti, rimasto per ben 653 giorni (quasi due anni) di arresti domiciliari, ha deciso di riprendersi dallo Stato quello che gli è stato tolto, e ha avviato la pratica di risarcimento, chiedendo 360mila euro per ingiusta detenzione. La richiesta è stata depositata la scorsa settimana, si attende una risposta nei prossimi mesi.

Negli ultimi anni, a causa dell'arresto, il giovane ha perso il lavoro in un'impresa di sistemi d'allarme per la quale lavorava, che l'ha licenziato dopo i fatti di Roma. Ad oggi, come migliaia di suoi coetanei, è ancora in attesa di un'occupazione stabile.

Il suo legale, Nello Di Sabatino, nell'istanza, riportata stamane sulle pagine de Il Centro insiste molto anche sui danni fisici e psicologici del suo assistito. "A causa del forte stato di ansia e stress - scrive l'avvocato - Tomassetti si è sottoposto a continue cure sia durante il periodo di detenzione agli arresti domiciliari che successivamente. I medici gli hanno diagnosticato un disturbo d'ansia scaturito dall'evento traumatico subito".

Tomassetti è l'unico assolto in Appello, tra i quattro giovani abruzzesi arrestati dopo gli scontri di Piazza San Giovanni. A Davide Rosci, che si trova nel carcere di Castrogno (Teramo), è stata confermata la condanna a 6 anni di reclusione. Confermati 4 anni e 8 mesi anche a Cristian Quadraccioni, anch'egli di Mosciano, mentre è stata annullata la condanna in secondo grado a 5 anni di carcere per Marco Moscardelli. Il processo, in questo caso, dovrò tornare in Corte d'Appello. (m. fo.)

Ultima modifica il Lunedì, 16 Novembre 2015 15:35

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