Martedì, 23 Luglio 2013 01:26

Strisce blu: se la decisione dell'amministrazione fosse illegittima?

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E se le strisce blu intorno alla zona rossa fossero illecite? Sta facendo molto discutere la decisione dell’amministrazione comunale di ripristinare i parcometri intorno alla Villa comunale e alla Fontana Luminosa, lungo viale Gran Sasso e viale Nizza fino a viale Duca degli Abruzzi: un ritorno alla normalità, come l’ha definito l’assessore Alfredo Moroni, che non piace affatto ai cittadini. Siamo davvero sicuri, però, che non ci sia nulla di irregolare?

Per rispondere a questa domanda è necessario un salto indietro di qualche anno. Era il gennaio del 2007 e una clamorosa sentenza della Corte di Cassazione, la numero 116, dichiarò nulle le multe comminate a chi non aveva pagato il ticket sui parcheggi a pagamento se, nelle immediate vicinanze, non era stata predisposta una sosta alternativa gratuita. Tradotto: non ci sono strisce bianche nei paraggi? La multa non è valida.

Il Comune di Roma aveva immediatamente dichiarato la sentenza non eseguibile in ampie zone del territorio cittadino per una distinzione, riconosciuta proprio dalla Cassazione, secondo la quale la regola non era applicabile per le aree pedonali, quelle a traffico limitato o di particolare rilevanza urbanistica, se opportunamente individuate e delimitate dalla giunta.

Un anno dopo però, in maggio, la II sezione del Tar del Lazio accolse un ricorso presentato dal Codacons e da un comitato di cittadini confermando che non sono lecite le strisce blu a meno che nelle vicinanze non siano collocati anche parcheggi gratuiti.

La sentenza, la numero 218 del 2008, annullò con un colpo di spugna la delibera comunale approvata dalla Giunta capitolina nel 2004 proprio per delimitare le zone di particolare rilevanza urbanistica nelle quali sussistevano esigenze e condizioni particolari di traffico. Il provvedimento si riferiva in particolare alla zona Ostiense, in cui erano stati istallati parcheggi a pagamento. Il pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale sancì che le aree di sosta con parcometro dovessero essere consentite solo in centro città e, altrove, in rapporto di 50% con i parcheggi liberi.

La sentenza, naturalmente, ha scatenato dispute e contenziosi tra cittadini e amministrazioni comunali tanto da spingere il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con circolare prot. n° 1712 del 30 marzo 2012, a ribadire la necessità della presenza di parcheggi liberi in prossimità delle strisce blu e a chiarire il concetto di “immediate vicinanze’, i cui principi generali sono contenuti nell’art. 7 comma 8 del Codice della strada: “qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta, su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”. 

Pertanto, le delibere comunali che violino l’articolo sono da considerarsi illegittime, con il susseguente annullamento dei verbali elevati in conseguenza. Dunque, anche la decisione dell’amministrazione aquilana potrebbe essere illegittima. Difficile dimostrare, infatti, che viale Nizza o viale Duca degli Abruzzi siano zone di particolare rilevanza urbanistica. Sarebbe paradossale venissero considerate centro storico che, per lo più, è ancora zona rossa interdetta ai cittadini. E, ad oggi, non sono previsti parcheggi gratuiti, delimitati da apposita segnaletica. Si è lavorato giorno e notte per ripristinare le strisce blu, delle bianche non c’è alcuna traccia.

Come intende muoversi il Comune per evitare contenziosi e ricorsi al Tar? Dove intende predisporre soste alternative gratuite? Se è vero che si sta lavorando alla riapertura del parcheggio di Collemaggio, gli stalli saranno liberi? Anche se fosse, come dovranno comportarsi i cittadini fino ad allora?

“L'Aquila ha bisogno di ricominciare a muoversi attraverso il rispetto delle regole", ha detto l’assessore Moroni. Giusto, dunque, che inizi a farlo l’amministrazione chiarendo aspetti di una vicenda sempre più grottesca.

Ultima modifica il Martedì, 23 Luglio 2013 02:00

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