Martedì, 15 Dicembre 2015 14:18

Urban Center, Sbaffo: "Posizioni dialettiche diverse da ricomporre"

di 

I componenti il comitato scientifico del neo costituito Urban Center non verranno eletti, o nominati per acclamazione, prima della metà di gennaio.

A confermarlo a NewsTown è Maurizio Sbaffo, presidente dell'organismo di partecipazione istituito dal Comune dell'Aquila.

Come ricorderete, ad inizio di dicembre era stata convocata l'assemblea per la scelta dei cinque componenti il comitato scientifico. E come già anticipato da NewsTown, qualche ora prima della riunione - con un articolo che ha fatto molto 'rumore', tra minacce di fantomatiche querele e, addirittura, candidature ritirate per la pubblicazione del pezzo, almeno così si è detto in fase di discussione - non si è trovato l'accordo per arrivare ad una nomina per acclamazione.

Inutile negarlo: l'Urban Center ha due anime ben definite, e distinte, che trovano difficoltà a giungere ad una sintesi. Sbaffo non lo nasconde: "Non parlerei di attriti, piuttosto di posizioni dialettiche legittime che, in questo momento, sono in discussione. L'Urban Center, sostanzialmente, ha due anime - riconosce il presidente - che si sono evidenziate in questa prima fase dei lavori: l'una, è l'anima prettamente derivante dal mondo delle associazioni, una cinquantina in seno all'organismo, che si fa portatrice delle istanze che vengono dalla città. Si tratta di una componente che aspira a fornire indirizzi e orientamenti ai lavori dell'Urban Center. L'altra, altrettanto importante, è l'anima disciplinare-scientifica, rappresentata dal mondo delle professioni e della ricerca, e, soprattutto, dall'Università dell'Aquila che ha una visione molto più disciplinare e che deve essere l'architrave scientifica dell'organismo".

Il primo strappo si è avuto proprio con l'elezione di Maurizio Sbaffo a presidente. L'anima disciplinare-scientifica costituita, appunto, dall'Università dell'Aquila, dagli ordini professionali, dall'Inu e da Policentrica che, per anni, ha lavorato alla costituzione dell'Urban Center con una precisa idea su come l'organismo avrebbe dovuto procedere nei lavori, aveva infatti candidato Antonella Marocchi. Sbaffo ha vinto con i voti delle associazioni. E ora, veste i difficili panni del mediatore tra istanze così diverse. "E' in discussione come far convivere e dare pari dignità e rappresentanza a queste due anime all'interno delle strutture dell'Urban Center", spiega a NewsTown. "Parlerei dunque di giusto confronto che va valorizzato e ricomposto perché l'Urban Center, per funzionare, ha bisogno di una condivisione complessiva e, soprattutto, di indirizzi complessivi".

Ma come ricomporre e arrivare, così, alla elezione del comitato scientifico?

Come noto, sul tavolo c'erano sette candidature per cinque posti disponibili: Antonella Marrocchi, presidente di Policentrica, Donato Di Ludovico, segretario dell'Istituto nazionale di urbanistica, e l'architetto Marino Bruno, rappresentavano il mondo tecnico-scientifico, con le deleghe, oltre che di Policentrica e dell'Inu, degli ordini professionali - Bruno rappresentava architetti e ingegneri - e dell'Università dell'Aquila - Di Ludovico aveva la delega della rettrice Paola Inverardi e rappresentava la facoltà di ingegneria.

C'erano poi la commercialista Rita Bufalini, presidente della Onlus Social Mar, e Paolo Tella, che rappresentava invece le imprese - è consigliere CNA, presidente del Consorzio di imprese L'Aquila 2009 e delegato del Polo dell'Edilizia sostenibile. A completare il quadro, Giulia Tomassi, presidente dell'associazione culturale 'Quinta Giusta' e Margherita Paglino, sociologa, presidente di Socioplan, a rappresentare - per così dire - il terzo settore,

Si è lavorato fino all'ultimo per trovare una sintesi tra le varie posizioni, un accordo tra le parti su cinque nomi - tra i sette elencati - che potessero essere votati per acclamazione, come auspicato dall'assessore Fabio Pelini. Come detto, però, l'accordo non si è trovato.

A quel punto, si sarebbe dovuto procedere con il voto segreto, tre preferenze per ciascun rappresentante in assemblea. Ma i candidati Marrocchi, Bruno e Di Ludovico hanno deciso di ritirare la loro candidatura, mossa già annunciata nel documento congiunto presentato a sostegno delle singole candidature, che si volevano però unitarie. Come dire: o tutti e tre nel Comitato scientifico, oppure nessuno. Contestualmente, ha ritirato la sua candidatura anche Paolo Tella.

Ed ora? "Se necessario - chiarisce Sbaffo - si procederà a maggioranza: se non ci sarà una ricomposizione, è chiaro che dovremo comunque andare avanti per cui verranno indette le elezioni e chi avrà la maggioranza siederà nel Comitato scientifico. Tuttavia, non mi pare il modo migliore per gestire un organismo di partecipazione: per cui, il mio impegno è di tentare fino all'ultimo di arrivare ad una composizione. Se non sarà possibile, si ricondurrà il tutto alle regole della democrazia".

In realtà sul tavolo c'era un'altra proposta: la modifica last minute dello Statuto, così che anche il segretario e il tesoriere, figure tuttavia che dovrebbero essere di 'fiducia' del presidente', potessero avere potere di voto: in questo modo, sarebbero stati subito nominati tutti e sette i candidati e due tra loro avrebbero assunto le cariche in questione. "E' stato un momento di condivisione che ha riscosso un certe interesse", riconosce il presidente. "Credo però sia rimasto legato a quel contesto e a quelle circostanze della trattativa. Non so se si potrà riproporre in futuro. Il dibattito ha avuto una sua evoluzione, in queste settimane, e alla rigidezza si sta affiancando una volontà di discussione e dibattito: in altre parole, nessuno ha chiuso le porte al confronto".

Staremo a vedere se le vacanze natalizie porteranno 'consiglio' all'assemblea dell'Urban Center. Come detto, la prossima tornata elettorale, se così si può definire, sarà fissata per la metà di gennaio.

Ultima modifica il Martedì, 15 Dicembre 2015 17:40

Articoli correlati (da tag)

Chiudi