C'è un giorno, che si trasforma velocemente in sera, in cui migliaia di persone si ritrovano in poche vie, per scambiarsi i regali natalizi e brindare al nuovo anno. Accade nel centro storico dell'Aquila, ogni vigilia di Natale.
Una tradizione nata diversi anni fa nella storica cantina del Boss, ma che più del passato in questa vigilia ha visto l'invasione di migliaia di persone. Non solo nel locale della famiglia Massari, ma anche nelle limitrofe zone aperte e accessibili del centro storico aquilano. Dalle 10 mattino e fino a lambire il cenone della vigilia.
Dalla Fontana Luminosa, alla "nuova piazza" di fronte l'Auditorium del Parco, fino al Castello e a via Garibaldi - nuovo baricentro della serata aquilana - in tanti hanno voluto brindare in un centro storico che racconta sì di palazzi puntellati e vicoli bui, ma anche di cantieri della ricostruzione, di dinamismo e vita quotidiana. Di ottimismo e normalità.
Una città che fatica a ri-costituirsi, ma che vuole dimostrare a se stessa che la normalità esiste e dev'essere vissuta. Qui, ed ora. Per questo, in queste feste natalizie - come accaduto già lo scorso anno - le aquilane e gli aquilani hanno voluto riprendersi le strade, festeggiare il Natale senza troppa nostalgia né retorica. Vivere, appunto, la normalità.
L'aperitivo della vigilia di Natale è un evento unico, considerando il freddo nel periodo natalizio all'Aquila, anche se quest'anno ha risparmiato i più freddolosi. Vogliamo raccontarvi, come abbiamo fatto negli ultimi due anni, l'aperitivo della vigilia di Natale per eccellenza, attraverso i volti immortalati dallo sguardo di Silvia Santucci. (m. fo.)
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