Una tonnellata di arance in arrivo dai piccoli produttori solidali della Calabria "sbarcheranno" in Abruzzo per un'iniziativa del Partito della Rifondazione Comunista (Prc).
E' Arance per kobane: gli agrumi saranno distribuiti nello spazio sociale del partito a Pescara, da martedì 2 febbraio a giovedì 4, dalle ore 16.30 alle 20: "Anche quest'anno abbiamo deciso di distribuire tramite un canale del tutto autorganizzato gli agrumi di piccoli produttori calabresi. Nel farlo abbiamo deciso di devolvere il ricavato della vendita alla ricostruzione di Kobane", si legge nella nota del Prc.
Le arance, dunque, per unire con un filo ideale lo sfruttamento e il caporalato nei campi, alla ricostruzione di Kobane, città del Kurdistan siriano, nella regione del Rojava, teatro di un forte scontro tra le forze di liberazione kurde e lo Stato islamico.
"Nel nostro Paese - afferma il partito con la falce e il martello - ogni anno migliaia di schiavi della terra vivono e lavorano in condizioni disumane e da ottobre ad aprile vengono sfruttati all'inverosimile fino a non ricevere, in alcuni casi, la paga. Rosarno come Castel Volturno, Palazzo san Gervasio, Foggia, Nardò, Saluzzo, Potenza e non solo". Anche in Abruzzo, nel Fucino, la pratica dello sfruttamento del lavoro è purtroppo largamente diffusa.
"Ghetti senza acqua né luce, guerra tra poveri e sfruttamento, è questo il capitalismo nelle campagne, la lunga filiera che porta il "Made in Italy" sugli scaffali del mondo e garantisce i profitti alle grandi aziende. La grande distribuzione stabilisce il prezzo di acquisto dai produttori, un prezzo-ricatto che le imprese sostengono con l'abbattimento dei costi di manodopera, con lo sfruttamento, il lavoro nero e grigio, il caporalato e la criminalità organizzata a dettar legge. Inoltre con la crisi economica sono accelerate le dinamiche di abbandono dei campi e accaparramento delle terre, i piccoli produttori e i contadini sono costretti a vendere la terra o buttare i raccolti", sostiene il Prc.
Il ricavato della vendita, come detto, verrà devoluto alla ricostruzione di Kobane. Nel luglio 2014 i miliziani dello Stato Islamico hanno portato morte e distruzione nel Rojava, la regione autonoma del Nord della Siria dove da tre anni si sperimenta un progetto di democrazia radicale. Dopo lunghi mesi di assedio, però, le Unità di Autodifesa del Popolo femminili (YPJ) e maschili (YPG) hanno respinto l'attacco jiahdista. Oggi la nuova sfida è la ricostruzione, dei suoi edifici ma anche dei rapporti sociali che la animavano, di condizioni di vita dignitose e delle possibilità di avere un futuro: "Kobane non è solo una città, è un simbolo di libertà e determinazione, è la speranza concreta che in un Medio Oriente stretto tra ISIS e guerra sia possibile costruire un futuro di pace, convivenza e uguaglianza", si evidenzia nella nota.
E' possibile prenotare il proprio sacchetto da 5kg di arance biologiche Navel/Tarocco, a 8 euro, chiamando i seguenti numeri: 333.8730156 (Paolo), 392.7842078 (Marco), 349.0668557 (Francesco). Le arance sono vendute a 1,6 euro al kg, di cui 1,50 coprono i costi di produzione, lavoro, trasporto e iva e 0,10 euro è il contributo alla ricostruzione della città kurda.