Mercoledì, 27 Aprile 2016 19:34

Solisti Aquilani: nuovo appuntamento con "Musica per la città" dedicato al Barocco

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I Solisti Aquilani e Gabriele Pieranunzi, impostosi all'attenzione del pubblico e della critica come uno dei migliori violinisti italiani della sua generazione, saranno i protagonisti del prossimo appuntamento con la rassegna Musica per la città, interamente dedicato al Barocco italiano.

E’ stata l’Italia, infatti, il paese-guida delle innovazioni che la musica conobbe durante il primo il medio e il tardo Barocco. E sempre in Italia si perfeziona lo strumento che più di ogni altro possiamo associarea questo stile, lo strumento il cui fascino non conosce fine: il violino. Probabilmente la magia che sprigiona da questo strumento è dovuta al fatto che gli splendidi violini di Amati, Guarneri, Stradivari, Testore, Montagnana, sebbene ormai costruiti da secoli, conoscono una perfezione che è divenuta mito e tale si mantiene anche in epoca moderna.

In questo concerto le figure di Vivaldi e Corelli, Vitali e Geminiani si riuniscono in un mosaico musicale che prende forma nel suono espressivo e sensuale del violino. Nei brani proposti  sarà possibile ascoltare con chiarezza la forte stabilità tonale, un ritrovato contrappunto, l'ampiezza delle forme, le variazioni e il tripudio degli abbellimenti e  una stupefacente inclinazione  al virtuosismo.

Cifra, quest'ultima, che ben si addice alle scelte esecutive del concerto. I Solisti, infatti,  si alterneranno nei ruoli solistici, come da consolidata prassi del gruppo strumentale.

L'apertura è affidata al Concerto in la minore op. 3 n. 8 per due violini, archi e b. c. di Vivaldi (solisti Federico Cardilli e Alessandro Marini ).

Fecondissimo in tutti i campi musicali, Antonio Vivaldi godette nel Settecento di una immensa popolarità, soprattutto per la sua attività di compositore strumentale dove seppe esprimere senza riserve il suo temperamento appassionato, ardente e irrequieto attraverso quegli Allegri vivaci e solari e quegli Adagi intimamente suggestivi che conquistarono tutta l'Europa e suscitarono l'entusiasmo di Bach. Il Concerto in la minore per due violini fa parte dell'Estro armonico op. 3 che, pubblicato ad Amsterdam nel 1711, ottenne grande successo e fece conoscere il cosiddetto Prete Rosso oltre i confini della Serenissima Repubblica.

Dei 45 doppi concerti scritti da Vivaldi, di cui 25 per due violini, quello in la minore è sicuramente il più celebre. Ancora Vivaldi con il Concerto in mi minore op. 11 n. 2 per violino, archi e b.c. "Il favorito"(solista Gabriele Pieranunzi), pezzo di così palese difficoltà esecutiva, che qualsiasi violinista ambizioso e desideroso  di mettere in mostra il suo virtuosismo dovrebbe mettere in programma. ' poi la volta di Tomaso Antonio Vitali con la Ciaccona per violino, archi e b. c.(solista Francesco Peverini).

L'opera ha l'andamento di un soliloquio meditativo che inizia in modo molto chiaro e lineare, ma  che, a mano a mano che si procede nel brano, si complica sempre di più, sia formalmente sia  espressivamente: il violino interpreta una varietà di inflessioni e di declamazioni che spaziano dal puro decorativismo al patetismo più intenso.     

Di nuovo Vivaldi con il Concerto in re maggiore op.3 n. 1 per 4 violini, archi e b. c.(solisti Alessandro Marini, Leonardo Spinedi, Eleonora Minerva,Vanessa Di Cintio) e in conclusione Geminiani con il Concerto grosso n. 12 in re minore “La follia", trascrizione per orchestra della Sonata op. 5 n. 12 di Corelli (solisti Daniele Orlando, Leonardo Spinedi): un susseguirsi di variazioni su un notissimo, antico, tema popolare.

Ingressi

Biglietto intero: 8 euro; ridotto 6 euro.

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