Martedì, 12 Luglio 2016 11:02

'Verità per Giulio Regeni': parte da L'Aquila un appello a Bruce Springsteen

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"Siamo dei fan di Bruce Springsteen e saremo presenti al suo concerto al Circo Massimo, sabato 16 luglio. Ci definiamo amanti della verità e della libertà. Cogliendo la straordinaria energia che si crea nei concerti di Springsteen vorremmo tenere accesa almeno una piccola candelina sul caso di Giulio Regeni".

Si legge in una nota di alcuni fans aquilani del rocker del New Jersey che, nei giorni scorsi, hanno creato un evento su Facebook. "Abbiamo condiviso una lettera indirizzata a Springsteen su Twitter - spiegano - e stiamo provando a coinvolgere i media nazionali per raggiungere Bruce e il suo staff. Il nostro obiettivo, ambizioso sicuramente, è quello di far arrivare la storia di Giulio a Springsteen prima del concerto in modo che possa spendere qualche parola sul caso Regeni".

"Noi saremo presenti al concerto con uno striscione 'Truth about Giulio Regeni' preparato per l'occasione", sottolineano. "Questa nostra iniziativa è sulla scia della campagna lanciata da Amnesty International, organizzazione al cui fianco Springsteen, in passato, si è fortemente speso".

 

La lettera indirizzata a Bruce Springsteen

Caro Bruce,

il 16 luglio al Circo Massimo sarà, come sempre con te, una grande festa in cui gioire, cantare, ballare e riflettere. Uno di quei giorni in cui l’adrenalina sale al massimo ed il mondo sembra un posto meraviglioso.

Non vogliamo di certo rovinare la magia di una serata che sarà sicuramente eccezionale, ma questa volta oltre a gridare le tue canzoni finché ci sarà voce, oltre a danzare sulle note di Dancing in the dark, oltre ad essere felici, spettinati, energici e solari, porteremo uno striscione per chiedere “Verità per Giulio Regeni” e sarebbe fantastico se tu ci aiutassi spendendo una parola o un gesto per rafforzare questa richiesta.

Giulio era un dottorando dell’Università di Cambridge.

Stava portando avanti la sua ricerca sulle organizzazioni sindacali e i cambiamenti del mercato del lavoro in Egitto quando è stato rapito e torturato. Il suo corpo è stato trovato in un fosso lungo la strada che collega Il Cairo ad Alessandria. Il Governo egiziano ha attribuito la morte del giovane ricercatore dapprima ad un incidente stradale, poi ad una banda criminale ed infine ai servizi segreti dei Fratelli Mussulmani, provando anche ad infangare la memoria di Giulio. I sospetti sul coinvolgimento delle autorità egiziane sono, però, più che fondati e dettati dalle ricerche in cui Giulio era impegnato. La comunità internazionale si è mobilitata: 4.600 accademici hanno firmato una petizione per chiedere un'inchiesta sulla morte del ricercatore italiano e sulle numerose sparizioni che si verificano in Egitto. La petizione lanciata da Amnesty International ha raccolto oltre 100.000 adesioni. Anche il Parlamento italiano sta facendo la sua parte bloccando la fornitura di pezzi di ricambio degli aerei di combattimento F-16 all’Egitto.

Tutto ciò, però, non è sufficiente. C’è bisogno di una maggiore pressione internazionale affinché si arrivi alla verità sulla morte di Giulio Regeni e di chi, come lui, è martire per amore di libertà e conoscenza. Abbiamo gioito quando hai annullato il concerto in North Carolina, schierandoti al fianco dei “combattenti della libertà”, conosciamo benissimo il tuo impegno a difesa dei Diritti Umani e per questo ti chiediamo di sostenere chi si batte per non lasciare impunito un atto che ha soppresso la libertà di parola, di pensiero, di movimento di un giovane di 28 anni, un “atto di soppressione dello stupore e della curiosità umane”.

Bruce, aiutaci a diffondere questo messaggio: “Verità per Giulio Regeni, HUMAN RIGHTS NOW”.

I tuoi fan italiani amanti della verità e della libertà

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