Lunedì, 22 Agosto 2016 13:49

Il Jazz italiano torna in città, Fresu: "C'è un prima e un dopo L'Aquila"

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Fortemente voluta dal ministro Dario Franceschini e dall'artista Paolo Fresu, e grazie al decisivo sostegno della Siae, l'edizione 2015 de "Il jazz italiano per L'Aquila" ha rappresentato l'evento jazzistico più importante mai vissuto nel nostro Paese, non solo per l'ampia partecipazione di artisti e il grande successo di pubblico, ma per l'intensità emotiva che ha accompagnato l'iniziativa.

"La maratona del Jazz Italiano per L'Aquila del 6 settembre scorso è stata un successo inaspettato di musica e di pubblico [guarda il video racconto curato da NewsTown] - ha sottolineato Paolo Fresu [qui, l'intervista all'artista a margine della prima edizione] - una emozione così forte e pregnante che forse la storia del jazz italiano si può ora dividere tra il prima e il dopo L'Aquila. Ciò ci ha spinto a ripeterla per poi concludere questa esperienza nel 2017 con il contributo in tre anni di circa 2000 artisti italiani provenienti da tutto il Paese e in rappresentanza di tutti gli stili e tutte le generazioni. Non vogliamo, infatti, che il jazz italiano per L'Aquila diventi un festival o una rassegna ma piuttosto - ha ribadito Fresu - vorremo che sia un momento simbolico di solidarietà e comunione. Un contributo, il nostro, per la vitalità del centro storico in ricostruzione che auspichiamo possa crescere ancora restituendo a una delle città più belle del mondo le sue case, le sue piazze e la sua memoria".

Importante novità del 2016 è la due giorni di iniziative che precederà la manifestazione di domenica. In particolare: venerdi 2 settembre, si terrà un incontro dedicato al tema del rapporto tra proposte artistiche e offerta turistica, nel segno dello sostenibilità e dell'innovazione; un'iniziativa a cui prenderanno parte vari festival musicali italiani, oltre che operatori del turismo, economisti e rappresentanti delle Istituzioni. Sabato 3 settembre, invece, sarà interamente dedicata agli "Stati generali del jazz", una riflessione a 360 gradi sul mondo del jazz italiano, e non solo, dove assumerà particolare rilievo il tema della riforma dello spettacolo dal vivo. Sono attesi rappresentanti di varie Istituzioni e i deputati e senatori impegnati in prima persona sulla riforma, oltre che artisti e intellettuali.

Nel corso della giornata saranno affrontati anche altri argomenti, come il rapporto tra musica jazz e mondo dell'informazione e della editoria musicale; importante sarà il contributo al dibattito che arriverà dai rappresentanti di Europe Jazz Network, l'organizzazione europea dei festival jazz.

Domenica 4 settembre, invece, sarà tutta dedicata alla musica: a partire dalle ore 11,00 con una performance alle 99 Cannelle, per proseguire poi verso la ex Casa dello Studente e arrivare poi nelle 20 postazioni del centro storico, negli spazi lasciati liberi dai cantieri. Sarà ancora una volta una giornata dedicata a tutta la ricchezza delle forme espressive del jazz, dalle piccole formazioni, ai solo di pianoforte, alle big band, alle orchestre, con tanti giovani artisti insieme ai nomi degli interpreti più conosciuti; e poi ancora i Conservatori, le band selezionate dai festival che fanno capo alle associazioni I-Jazz e Midj. Un intero palco sarà dedicato ai bambini, seguendo un progetto avviato lo scorso inverno e che sta producendo interessanti frutti.

Il gran finale è previsto in Piazza Duomo con la consegna dei premi alla carriera per Dino Piana e Franco Cerri. In Piazza Chiarino, invece, riflettori puntati sul dj set finale.

Durante i giorni della manifestazione, per le vie dell'Aquila, in collaborazione con la Federparchi (Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali), si annuncia la partecipazione di almeno cento produttori di specificita' enogastronomiche in rappresentanza del sistema italiano dei parchi.

Ultima modifica il Lunedì, 22 Agosto 2016 14:03

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