Jazz italiano per L'Aquila è stato un grande evento di fratellanza e solidarietà, di cui, giustamente, si sono tessute le lodi per gli intenti benefici - non far spegnere i riflettori sulla ricostruzione aquilana - con cui è stato concepito.
I nobili aspetti della lunga maratona che si è svolta il 6 settembre nel centro storico del capoluogo abruzzese, tuttavia, non devono far passare in secondo piano quelli più strettamente attinenti alla musica, ovvero l'altissimo livello qualitativo dei concerti e delle esibizioni a cui gli spettatori hanno assistito.
La manifestazione di domenica scorsa non è stata per niente una sfilata di star in visita di cortesia ma una giornata ricca di momenti di "produzione artistica" vera.
Merito soprattutto dell'abbinamento musica-luoghi: sono stati questi ultimi a conferire alle jam e ai concerti un valore aggiunto difficilmente replicabile altrove. Chi ha assistito alle performance di Paolo Fresu alla scalinata di S. Bernardino o a quella di Flavio Boltro sul ponte del fossato del Castello Cinquecentesco sa di cosa stiamo parlando.
E' stato lo stesso Paolo Fresu ad ammetterlo: "E' stata una giornata storica per il jazz italiano".
Nel video, il racconto dei momenti salienti della giornata e le interviste a Paolo Di Sabatino, Javier Girotto e Roberto Gatto.