Il Jazz italiano per L'Aquila diventa Jazz italiano per Amatrice ma non abbandona il capoluogo abruzzese.
Dopo la cancellazione di qualche giorno fa, che aveva sollevato non poche polemiche, è arrivata, oggi, la "controdisdetta": la manifestazione musicale si terrà ugualmente, in forma "ridotta", domenica 4 settembre. La formula, però, non sarà più quella della maratona diffusa in centro storico. Ci sarà un unico concerto che si terrà a Collemaggio, sul prato antistante la basilica.
L'evento sarà il momento finale e culminante di una più ampia mobilitazione di solidarietà itinerante, pensata in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto, che animerà altre venti piazze italiane. A Roma, data inizialmente per esclusa per via del rischio di attentati terroristici, si suonerà non in piazza ma al chiuso, alla Casa del Jazz.
La decisione è maturata stamane.
Un passo indietro che, in qualche modo, il sindaco Massimo Cialente aveve anticipato già ieri. A seguito della decisione di annullare la maratona jazz, e delle polemiche che erano seguite all'annuncio, con gli organizzatori della kermesse costretti a spiegare che l'ultima parola era stata del Comune dell'Aquila, il primo cittadino aveva sottolineato come si stesse decidendo "insieme, perché il concerto ora è per Amatrice, non più per noi. E lo faremo al meglio, nella massima sicurezza", aveva promesso.
Nel comunicato stampa ufficiale, il comitato organizzatore precisa anche che, dall'anno prossimo, si Jazz italiano per L'Aquila tornerà alla formula originale e che l'edizione "persa" quest'anno sarà recuperata nel 2018.
Di seguito il comunicato integrale
A seguito dei tragici avvenimenti di questi giorni, "Il Jazz Italiano per l'Aquila", iniziativa sostenuta e promossa per il secondo anno consecutivo dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e realizzato da Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ Musicisti italiani di Jazz e Casa del Jazz,diventa per questa edizione ,"Il Jazz Italiano per Amatrice e per gli altri territori colpiti dal sisma".
Domenica 4 settembre, due grandi eventi con numerosi concerti caratterizzeranno la giornata: a Roma, dalla mattina al tardo pomeriggio alla Casa del Jazz, e in serata a L'Aquila nel piazzale adiacente la Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Inoltre, buona parte dei 20 palchi originariamente previsti a L'Aquila, troveranno ospitalità in altre città italiane. Oltre a L'Aquila e Roma, sono previsti concerti a Milano, Torino, Napoli, Novara, Parma, Catania, Courmayeur, Pisa, Cantalupo in Sabina (RI), Barga, Empoli, Fano, Lecce, Nuoro e S. Anna Arresi, Lampedusa e molte altre città che si stanno aggiungendo in queste ore.
La grande maratona del jazz, con oltre 700 artisti impegnati in circa 110 concerti, distribuiti nel centro storico del capoluogo abruzzese, che si è tenuta per la prima volta lo scorso anno con la presenza di circa 60.000 persone, si sposta, quindi, a Roma e in altre città italiane, per concludersi con un grande concerto serale a L'Aquila, di fronte la Basilica di Collemaggio per problemi di sicurezza e logistica (si attendevano per questa edizione circa 100.000 persone), e per rispetto delle popolazioni colpite dal tragico terremoto della scorsa settimana.
Una grande giornata di solidarietà musicale, con la presenza di alcuni tra i più rappresentativi musicisti italiani che si esibiranno a titolo gratuito e dove per il pubblico è previsto un contributo spontaneo di solidarietà. Inoltre, è prevista l'attivazione di una campagna di crowdfunding nazionale e di un sms solidale per raccogliere fondi destinati al restauro ed alla riapertura del Cinema Teatro Comunale "Giuseppe Garibaldi" di Amatrice, luogo simbolo della cultura e della ricostruzione del tessuto sociale di uno dei centri storici distrutti dal sisma.
"Dopo i musei è adesso il mondo del jazz a mobilitarsi per la ricostruzione. Anche domenica prossima la solidarietà passa per la cultura", così il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini commenta l'iniziativa #jazz4italy.
"La comunità aquilana" - ha dichiarato il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente - "è letteralmente distrutta dal dolore per la tragedia che ha colpito i fratelli del reatino e dei territori dell'Umbria e delle Marche. In segno non di lutto, ma di vera e propria disperazione, abbiamo annullato tutte le manifestazioni legate alla grande festa per la 722esima Perdonanza Celestiniana, decidendo altresì di annullare la grande maratona jazz, "Il Jazz italiano per L'Aquila", che, già nella prima edizione, era stata uno dei rari momenti di vera gioia e ritrovata aspettativa e voglia di farcela per tutte le aquilane e tutti gli aquilani. Per questo motivo, pur rinunciando, per testimoniare il nostro cordoglio, a tenere la manifestazione all'Aquila, avevamo chiesto alla generosità dei jazzisti italiani che essa avesse comunque luogo, non più per L'Aquila ma per Amatrice e gli altri Comuni colpiti dal sisma. Il tutto anche al fine di avviare una raccolta fondi che potrà aiutare a ricostruire un luogo simbolo della vita di una comunità, quale il cinema teatro di Amatrice. Riflettendo insieme, tuttavia, ed ascoltando anche il Comitato Perdonanza e soprattutto il sindaco di Amatrice, abbiamo ritenuto che, nel coinvolgere 20 piazze italiane, fosse importante che proprio L'Aquila ospitasse il concerto principale, come segnale di una solidarietà che, d'ora in poi, vedrà i nostri territori, uniti dall'appartenenza al Parco Gran Sasso Monti della Laga, superare il nostro dolore e intraprendere il percorso di ricostruzione della comunità, e rinnovato sviluppo, per il futuro dei nostri figli".
"La maratona del Jazz Italiano per L'Aquila dello scorso anno" – dichiara Paolo Fresu - "è stato un inaspettato successo di musica ed emozione, talmente forte e pregnante che, forse, la storia del jazz italiano si può ora dividere tra un prima e un dopo L'Aquila. Questo ci ha spinto a ripeterla senza sapere che la ferita del sisma si sarebbe riaperta improvvisamente, lacerando ancora una volta le comunità del centro Italia".
"Per questo" continua Fresu "oggi diviene "Il Jazz Italiano per Amatrice" e si trasferisce per un intero giorno nella Capitale e in molte città italiane, per approdare la sera, davanti la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, luogo simbolo della comunità aquilana".
"Se lo scorso anno" prosegue Fresu "siamo stati nel capoluogo abruzzese per porre l'attenzione sulla ricostruzione e animarne il centro storico (vi ritorneremo nel 2017 e 2018), questa volta saremo in tutta Italia, affinché la nostra solidarietà vada a ricostruire e ripristinare i territori colpiti dal sisma. Sempre più convinti che questa debba passare attraverso le nuove generazioni e nella speranza che le stesse non debbano vivere altre catastrofi come queste".
"La Società Italiana degli Autori ed Editori si è fatta parte attiva nell'organizzazione, avendo già dato un contributo di 50 mila euro e si farà altresì carico di pagare il diritto d'autore per gli eventi in programma in modo che tutto il ricavato possa essere devoluto in aiuto delle popolazioni colpite dal sisma – aggiunge Filippo Sugar, Presidente di SIAE. - L'impegno di SIAE nei confronti della creatività non si limita infatti solo all'intermediazione del diritto d'autore ma si spinge, come in questo caso, fino all'utilizzo dei mezzi e dei repertori creativi e autorali per aiutare in momenti di grande emergenza come questo. Anche in questo caso, SIAE ha voluto dare il proprio contributo concreto nella convinzione che la cultura è la base attraverso la quale passa ogni ricostruzione".
L'intera giornata de Il Jazz Italiano per Amatrice sarà seguita dalla Rai Tv, dai canali Radio Rai e raccontato anche con uno speciale di Rai Cultura.
Nella giornata di venerdì 2 settembre, il comitato organizzatore (Midj, I-Jazz e Casa del Jazz con la direzione artistica di Paolo Fresu) conferma nella città dell'Aquila i convegni già previsti: "Jazz, Turismo, Sostenibilità. I festival di jazz: una risorsa per la valorizzazione di ambiente e territorio e per un turismo sostenibile" (Palazzo Fibbioni, ore 15); e "Arte, Cultura, Pensiero sociale e politico" (Auditorium del Parco, ore 17.30). Due incontri che prevedono la partecipazione di esponenti del mondo politico, culturale, economico e della ricerca e il coinvolgimento di importanti realtà che si occupano di difesa e valorizzazione del territorio come Federparchi, FAI e Unesco Giovani. In sinergia con il pensiero del Sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e del Ministro Dario Franceschini, si è ritenuto, infatti, che questi incontri fossero particolarmente attuali, anche alla luce dei tragici fatti degli ultimi giorni.
In occasione di questi convegni, sarà donato un pianoforte a coda al Conservatorio Alfredo Casella dell'Aquila, acquistato grazie alle generose donazioni della campagna di crowdfunding "Un pianoforte per l'Aquila" che ha raccolto e diffuso il progetto dei tre pianoforti ideato da Claudio Filippini Giovanni Guidi e Mirko Signorile. Un secondo pianoforte sarà donato da SIAE, main sponsor della manifestazione e si stanno pianificando ulteriori forme di solidarietà, con un'attenzione particolare per le nuove generazioni attraverso laboratori di musica destinati ai bambini di età prescolare.
Il comitato organizzatore promette di essere a l'Aquila ancora, con il progetto originale, nel 2017 e 2018 sottolineando la caratura del jazz italiano e la necessità di essere vicini, attraverso la musica, a chi ha bisogno.
Sempre più convinti che la solidarietà debba passare anche attraverso la cultura e le nuove generazioni e nella speranza che le stesse non debbano vivere altre catastrofi come queste. Per restituire ad Amatrice, all'Aquila e agli altri centri, le scuole, le case, le piazze e la memoria.
"Il jazz italiano per Amatrice" è realizzato da Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ Musicisti italiani di Jazz e Casa del Jazz. L'edizione 2015, chiamata "Il jazz italiano per L'Aquila", fortemente voluta dal Ministro Franceschini, dal Sindaco Cialente e da Paolo Fresu, grazie al decisivo sostegno della Siae, ha rappresentato l'evento jazzistico più importante che abbia mai avuto il nostro Paese, non solo per l'ampia partecipazione di artisti e il grande successo di pubblico, ma per l'intensità emotiva che ha accompagnato l'iniziativa.