Due grandi musicisti saranno ospiti dei Solisti Aquilani, per il secondo appuntamento con la rassegna Musica per la città. Si tratta di Pietro Borgonovo, bacchetta della serata, e Darko Brlek, tra i maggiori clarinettisti del panorama musicale internazionale.
In programma, il 28 novembre (ore 18, ingresso 12 euro) all'Auditorium del Parco dell'Aquila, W. A. Mozart con il Divertimento n. 2 in si bemolle maggiore K 137 per archi, K. M. von Weber con il Quintetto per clarinetto op. 34 (vers. per orchestra d'archi) e F. Schubert con Quartetto La morte e la fanciulla (vers. per orchestra d'archi).
Giovanissimo, Borgonovo si impone come solista di oboe tra i più affermati sulla scena mondiale. Allievo di Heinz Holliger alla Musikhochschule di Freiburg, calca i palcoscenici dei maggiori festival internazionali: Teatro alla Scala, Salzburger Festspiele, Biennale di Venezia, Musikverein di Vienna, Festival d’Automne di Parigi, Carnegie Hall di New York, Conservatorio Ciaikovski di Mosca, Filarmonica di San Pietroburgo.
Altrettanto significativo il percorso come direttore d'orchestra, ambito nel quale vengono particolarmente apprezzate la raffinata esecuzione e l'audace ricercatezza. Attualmente Pietro Borgonovo è direttore artistico della Giovine Orchestra Genovese e del Concorso Internazionale di Musica "Giovan Battista Viotti" di Vercelli.
Al suo fianco Darko Brlek, artista di fama mondiale, ex clarinetto dell'Orchestra dell'Opera di Lubiana. Ha vinto numerosi premi tra cui il Betteto Award, conferitogli dalla Società Slovena dei Musicisti, e il Župančič Award, conferitogli dalla Città di Lubiana per il suo impegno nell’ambito culturale.
Ha inoltre fondato l'Associazione dei Festival Sloveni. Tra il 1997 e il 2005 è stato vice presidente dell'Associazione Europea dei Festival di cui fanno parte oltre cento festival di 43 paesi. Darko Brlek, dal 2012, è presidente del Festival Academy e direttore artistico e direttore generale del Festival di Lubiana.
"Presenze autorevoli che danno la misura della sempre maggiore capacità dell'ensemble abruzzese di confrontarsi con i grandi interpreti del panorama internazionale, mettendo in campo – ricorda Maurizio Cocciolito, direttore artistico de I Solisti Aquilani – impegno, sacrificio, studio ma anche talento, dedizione totale e capacità di comunicare con immediatezza significati e valori nuovi accanto a quelli tradizionali".