Il Premio Letterario Internazionale Laudomia Bonanni per i detenuti non è solamente una premiazione. E' molto più della partecipazione di una sera. E' qualcosa che ti accompagna per un anno intero. È cercare un'idea, una poesia che senti veramente, che esprima qualcosa di te affinché qualcuno possa riconoscerti. È scrivere, scrivere tanto, scrivere in cella di notte o nei pomeriggi più lunghi, nelle ore d'aria sotto il sole, quando chiacchieri con i compagni o quando lavori, scrivere finché non riesci a consegnare ai versi tutti quei giorni per scoprire che forse sei riuscito a dar loro un significato diverso. […] A volte, come in questo caso, è la gioia di essere premiato ma soprattutto di aver ricevuto un riconoscimento del proprio lavoro, di aver ricevuto un po' di quella fiducia in se stessi che il carcere tende ad annientare.Fiducia in se stessi che diventa fiducia negli altri e quindi speranza nel futuro.
Questo è il messaggio di ringraziamento inviato alla giuria del Premio Internazionale Laudomia Bonanni dal vincitore della selezione dedicata ai detenuti. Il Premio Bonanni è uno dei pochi premi letterari italiani che ha una sezione espressamente riservata ai carcerati.
L'edizione 2013 è stata vinta da Gabriele Aral, detenuto nel carcere di Volterra, con la poesia Evasione. Secondo e terzo posto sono andati a Giuseppe Carnovale e Antonio Cesarano, entrambi reclusi nella casa circondariale di Milano Opera.
Alla cerimonia, che si è svolta nel teatro che si trova all'interno del carcere di Preturo, hanno partecipato alcune classi degli istituti superiori “A. Di Savoia” e “D. Cotugno” nonché i due poeti ospiti dell'edizione 2013 del Premio, Franco Loi e Nasos Vaghenas, che hanno letto propri componimenti rispondendo anche alle domande dei detenuti.
Molto toccanti le testimonianze personali dei due poeti, accomunati anche dall'aver conosciuto, in gioventù e per motivi diversi, la prigione.
Nel video, le poesie dei primi tre classificati lette dall'attore Bartolomeo Giusti.
Si ringrazia Marcello Aromatario e tutta la redazione di Tv Uno per la gentile concessione delle immagini.
