Venerdì, 29 Marzo 2013 00:58

Tagli regionali alla cultura, l'affondo della Pezzopane

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«Regione irresponsabile, sono a rischio migliaia di posti di lavoro. E così possiamo dire addio alla candidatura della città a capitale europea della cultura 2019»

«La Regione si sta dimostrando irresponsabile e colpevole della morte delle nostre istituzioni culturali. Delle due l'una: o non capisce la gravità della situazione o sta mettendo in atto una precisa scelta politica, che però somiglia più a un disegno diabolico».

E' andata giù duro, ieri in conferenza stampa, l'assessore alla cultura e neoeletta senatrice del pd Stefania Pezzopane, che, per conto del Comune, ha raccolto e rilanciato l'allarme dato due giorni fa dall'ISA, l'Istituzione Sinfonica Abruzzese. Quest'ultima, interpretando e facendosi portavoce del malessere regnante all'interno dell'intero settore, aveva rivolto un appello alla Regione per scongiurare la chiusura di decine di enti e istituzioni culturali.

Chiusura dovuta ai pesanti tagli lineari deliberati negli ultimi anni e in particolare nel 2013.

Chiusura che, in molti casi, si sta già drammaticamente materializzando: sono già diverse decine, infatti, i lavoratori finiti in questi mesi in cassa integrazione, in un settore che, complessivamente, conta 1450 addetti, fra collaboratori esterni e personale interno assunto con contratti a tempo indeterminato (l'80% della forza lavoro totale).

«Questa drammatica situazione colpisce tutta la Regione e in modo particolare L'Aquila, le cui istituzioni, da sole, impiegano il 70% del totale dei lavoratori» ha affermato la Pezzopane. «Chiodi questa volta non può dare la colpa alla crisi economica e alle altre problematiche che interessano il Paese. Mentre infatti il ministero dei beni culturali ha confermato che le nostre istituzioni non verranno tagliate dal fondo unico per lo spettacolo, aggiungendo che verrà finanziata anche la seconda edizione dei Cantieri dell'Immaginario, la Regione ha inferto tagli pari, in alcuni casi, all'80% delle risorse impegnate negli anni precedenti. La cosa più crudele» ha proseguito la Pezzopane «è che i tagli si sono resi più pesanti proprio dopo il terremoto».

Secondo la Pezzopane, mentre con una mano la Regione prosciugava i fondi, con l'altra tentava di salvare la faccia facendo giochetti contabili: «A inizio anno» ha detto l'assessore «è stata approvata una legge, la 503/2013, che stanziava 2 milioni e 490 mila euro, peraltro non nei confronti di tutte le istituzioni ma solo di alcune. Si è scoperto, poi, che quella legge non aveva alcuna copertura finanziaria».

Nel frattempo però il danno era stato fatto. «I consigli di amministrazione delle istituzioni di cui parliamo hanno messo quei soldi nei rispettivi bilanci, nel capitolo entrate. Ma sono fondi che non vedranno mai appunto perché manca una copertura specifica».

 «Se continua così» ha concluso la Pezzopane «la Regione metterà a repentaglio la candidatura dell'Aquila a capitale europea della cultura 2019. Nelle schede che stiamo predisponendo, va scritto infatti che la spesa per la cultura in vista del 2019 aumenterà. Ma, al momento, ciò è vero solo per il Comune e il Ministero e non per la Regione. Chiediamo pertanto un incontro urgente al presidente Gianni Chiodi, all'assessore alla cultura De Fanis e anche all'assessore al bilancio Carlo Masci affinché prendano atto al più presto di questa drammatica situazione».

 

Ultima modifica il Venerdì, 29 Marzo 2013 12:56

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