Martedì, 05 Settembre 2017 09:57

Gran Sasso, chiude in anticipo il rifugio Franchetti per lentezze burocratiche

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"A causa di problemi tecnici, sono costretto a chiudere il rifugio con grande anticipo, non era mai successo in trent'anni, scusate. Rimane aperto per il ricovero d'emergenza il solo locale invernale, dove abbiamo provveduto a lasciare coperte e viveri di emergenza: fatene uso solo se necessario per favore. Se sarà possibile aprirò nei fine settimana, vi darò conferma come possibile".

Il messaggio è firmato da Luca Mazzoleni, storico gestore del Rifugio Franchetti, balcone sul Gran Sasso a 2.433 metri, tra le rocce del Corno Grande e del Corno Piccolo. 

Il rifugio chiude la stagione in anticipo, l'ennesimo brutto segnale per l'auspicato rilancio della nostra montagna, se è vero che il Franchetti è, da sempre, meta di alpinisti ed escursionisti che arrivano da ogni angolo d'Europa per godere la bellezza della vetta più alta degli Appennini. 

Come spiega 'Il Messaggero', il rifugio - stante le nuove regole regionali sul turismo - necessita di una regolare licenza; tuttavia, l'iter burocratico si è trasformato in un'estenuante corsa ad ostacoli. Il Cai di Roma - proprietario della struttura - ha impiegato due anni per stipulare un contratto con l'amministrazione dei Beni civici, dunque, sei mesi fa, la richiesta di licenza al comune di Pietracamela che non ha ancora dato risposta. Per questo, Mazzoleni è stato costretto a chiudere: ora, la speranza è che l'amministrazione comunale riesca a sciogliere i nodi e istruire, in tempi brevi - come accade altrove - il permesso così da consentire al Franchetti di stare aperto almeno in settembre. Altrimenti, se ne riparlerà in giugno. 

Ultima modifica il Martedì, 05 Settembre 2017 11:09

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