Quattro spettacoli in cartellone per la settima edizione di Visioni, il festival a firma di e-Motion, compagnia di danza contemporanea diretta da Francesca La Cava.
Ad aprire le danze, il 27 ottobre, alle ore 21.00, Cappuccetto Rosso: c'era una volta il lupo e la fanciulla, spettacolo per ragazzi e adulti.
Il concept vuole mettere in atto differenti sguardi sul racconto narrato dalla fiaba, rilevare varie sfaccettature dei personaggi, tre diverse Cappuccetto Rosso con caratteri e qualità differenti che reagiscono ognuna a modo suo al compito affidatagli dalla mamma e all’incontro con il lupo, determinando tre possibili differenti storie.
Stesso spettro di possibilità per il lupo che può manifestarsi come aggressore che inganna e uccide, come amico e guida che conosce il bosco e aiuta la bambina a percorrerlo, come opportunità di incontrare suo tramite la parte selvaggia, l’istinto che è in lei.
L‘allestimento scenografico prevede il pavimento ricoperto di foglie, un mare verde che le danzatrici possono muovere e spostare ad ogni passo, lasciando tracce e sentieri, dentro cui possono immergersi, scomparire e riemergere. Ideazione, coreografia e regia di Patrizia Cavola e Ivan Truol. Con: Stefania Di Donato, Valeria Loprieno, Cristina Meloro; voce registrata: Alessandro Fabrizi; musiche originali: Epsilon Indi; costumi e scene: Arianna Pioppi; disegno luci: Danila Blasi; produzione: Atacama.
A seguire, reduce dal debutto il 7 Ottobre, all' XIV Festival Internazionale della Danza “Lasciateci Sognare”, Inter-Connections, nuova produzione di Mandala Dance Company con le coreografie e la regia di Paola Sorressa.
Inter-Connections è una produzione che indaga il concetto di interconnessione, che trova oggi conferma nelle teorie della fisica quantistica, in cui la molteplicità è parte integrante ed imprescindibile dell’Uno.
Essa ci dimostra che tutto è connesso, nel microcosmo come nel macrocosmo, in un flusso di energia portatore di informazioni che trascende lo spazio ed il tempo. Il vuoto stesso è pieno, “abitato” da vibrazioni e frequenze di varia intensità.
L’interazione tra la danza dei corpi ed essenziali elementi scenici renderà lo spazio tridimensionale e in continuo mutamento, sperimentando la molteplicità delle possibili connessioni.
Danzatori: Francesco Ciani, Elisa Lauria, Elena Pera, Chiara Tedeschi, Chiara Tosti, Paola Sorressa; musiche: Barber, Ravel e AA.VV; suoni dal vivo: Lucien Bruchon; disegno luci e scenografia: Lucien Bruchon; drammaturgia: Paola Sorressa e Lucien Bruchon; costumi: ideazione Paola Sorressa; realizzazione Sartoria Sebeti.
Il 28 ottobre, sempre alle ore 21.00, South Out della compagnia Petranuradanza. La produzione è di Megakles Ballet; coreografie Salvatore Romania e Laura Odierna; interpreti: Salvatore Romania e Valeria Ferrante.
"Al di là di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, c'è un giardino. E' lì che ti aspetterò" . E' il let motiv dello spettacolo, dalle atmosfere rarefatte e intimiste. Subito dopo andrà in scena Lumen me lumen, opera dal titolo assolutamente evocativo, con cui si chiude il festival.
Lumen è l’unità di misura della luce e dell’energia del corpo che decide con leggerezza e curiosità di superare il limite entro cui quotidianamente ricade, assumendo su di sé la responsabilità degli spazi in cui vive e dell'intervallo tra questi, e inglobando in sé il contrasto di buio e luce, che diventano l’abito di un essere eterno, anonimo e proprio per questo universale.
Lumen me lumen è la ricerca di una possibile equazione che risolva i contrasti che il corpo vive all’interno di sé; e lumen me lumen è il rapporto tra me-qui e me-lì che si rigenera alla luce di un percorso interiore di abitazione mai fissa dei luoghi. Idea e Danza: Simona Perrella; Musica: Björk, Matching Mole, Gyorgy Ligeti; Costumi: Marco Nateri e Stefania Dessì; Luci: Stefano De Litala; Supervisione drammaturgica: Senio Giovanni Barbaro Dattena
Biglietti
Intero 8 euro; ridotto 5 euro