Riaprono, anche se solo per un giorno, grazie all'iniziativa "cantieri aperti" di Officina L'Aquila, le porte del Teatro San Filippo, all'Aquila.
L'edificio, dalla forte connotazione barocca, fu costruito tra il 1637 e il 1651 dai padri Filippini e nacque come chiesa intitolata a San Filippo Neri. Negli anni - dopo l'editto del 1862 che sciolse l'ordine monastico - fu adibito a deposito militare, dogana e spazio usato per esposizioni e mostre, fino a divenire, negli anni Ottanta, un teatro.
Pesantemente danneggiato dal terremoto del 6 aprile 2009, che causò, tra le altre cose, anche il distacco della facciata esterna, il teatro è stato ristrutturato con un intervento di consolidamento strutturale e di recupero degli elementi artistici e architettonici. Tra questi ultimi si segnalano soprattutto gli affreschi delle cappelle laterali (in una delle quali sono seppelliti due alti dignitari del Regno di Spagna morti all'Aquila durante il dominio della potenza iberica), dell'altare maggiore e della cupola (riemersi proprio durante i lavori) e le preziose decorazioni scultoree attirbuibili alla scuola barocca romana.
L'intero intervento è costato complessivamente 3,6 milioni di euro, parte dei quali (600 mila euro) donati dalla Sugar, l'etichetta discografica di Caterina Caselli.
Terminati i lavori, la cui fine è prevista a breve, l'edificio tornerà a ospitare il teatro, anche se con alcune sostanziali modifiche rispetto al passato.
Il vecchio palco è stato completamente smantellato e non verrà ripristinato. Al suo posto sarà sistemata, invece, una macchina scenica smontabile e modulare. Questo per rendere gli spazi idonei a ospitare diversi tipi di eventi (non solo spettacoli teatrali ma anche concerti e convegni) e per non coprire, in maniera permanente, la vista dell'altare maggiore e delle altre parti del transetto che erano state "oscurate" quando l'edificio venne adibito a teatro. Il San Filippo sarà il primo teatro italiano a essere dotato di un palco mobile.