Martedì, 13 Marzo 2018 12:20

Post sisma, pale d'altare trafugate dall'Aquila nelle ville dei boss

di 

Le hanno trafugate dalle chiese chiuse dopo il sisma che nel 2009 ha devastato L'Aquila e quasi nove anni dopo erano esposte nei saloni di ville di lusso della costiera amalfitana, spesso di proprietà della criminalità organizzata.

Grandi tele, pale d'altare finite nelle mani di mercanti d'arte che, nel giro di qualche anno, le hanno piazzate a collezionisti disposti a pagare grosse cifre pur di poter vantare in casa opere d'altissimo valore, alcune delle quali anche di dimensioni particolarmente grandi.

Sono 37 quelle recuperate dai carabinieri del Comando tutela patrimonio artistico che questa mattina sveleranno i retroscena dell'attività investigativa che è stata coordinata dal procuratore della Repubblica di Salerno Corrado Lembo e dal comandante del nucleo tutela patrimonio artistico generale Fabrizio Parrulli.

Di particolare importanza cinque pale d’altare del XVII-XVIII secolo, saccheggiate da due chiese della provincia de L’Aquila e 2 tavole, parte del polittico del XVI secolo della Chiesa “San Rocco” di Formia.

I complimenti del sindaco dell'Aquila Biondi ai carabinieri

"A nome dell'Amministrazione mi congratulo con l'Arma dei Carabinieri per l'importante ritrovamento di pale d'altare e tele trafugate dopo il sisma del 2009 e che erano finite nelle abitazioni di esponenti della malavita organizzata".

Lo dichiara il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi.

"Sarebbe bello se nella città che si appresta ad ospitare il Nucleo di tutela del patrimonio culturale – aggiunge il primo cittadino – vi potessero far ritorno anche le opere d'arte recuperate, affinché tutti possano godere di bellezze che erano state depredate da questa terra e tributare un doveroso omaggio a quanti hanno operato per riportarle a casa".

Ultima modifica il Martedì, 13 Marzo 2018 19:55

Articoli correlati (da tag)

Chiudi