Mercoledì, 11 Dicembre 2013 20:36

Nel "fortino della lettura": NewsTown alla fiera della piccola editoria "Più libri, più liberi". Seconda puntata

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Ellin Selae: la rivista letteraria nell'era della riproducibilità tecnica

"Il libro" ha scritto Umberto Eco "è come il cucchiaio, il martello, la ruota, le forbici. Una volta che li hai inventati, non puoi fare di meglio.” Ne è convinto anche Franco Del Moro, ideatore della rivista letteraria Ellin Selae, fondata nel 1991. Una rivista sui generis, unica al mondo. Ogni numero di Ellin Selae, infatti, è assolutamente irripetibile perché contiene un'opera d'arte originale (e non una riproduzione seriale), numerata e firmata, realizzata da un artista contemporaneo. All’uscita di un nuovo numero, un artista realizza 1000 esemplari d’arte originali (tale è la tiratura della rivista), ognuno dei quali viene allegato a ogni copia stampata. "Qualunque tecnologia" dice Del Moro "nel giro di un paio d'anni è già obsoleta, mentre sono certissimo che tra un secolo o due troveremo ancora, nelle soffitte, nelle mansarde, nelle cassepanche, copie stampate di libri" .




Marcos Y Marcos: "Il nostro lettore tipo? Appassionato di belle storie"

Anzitutto il nome: perché Marcos y Marcos? La risposta è semplicissima: a fondare nel 1981 questa piccola ma preziosa realtà dell’editoria italiana, da sempre orgogliosamente indipendente, sono stati due studenti universitari, in una mansarda milanese, ed entrambi si chiamavano e si chiamano Marco. Si tratta di Marco Zapparoli, attuale editore con la compagna Claudia Tarolo, e di Marco Franza, che invece ha abbandonato da tempo l’avventura. Nata come realtà di nicchia, a Marcos y Marcos dobbiamo, tra gli altri, la (ri)scoperta in Italia di John Fante, poi "rubato" da Einaudi. Un libro al mese (scelta editoriale recente in risposta all’iperproduzione imperante), massima cura per la copertina, autori da tutto il mondo (non a caso la sede della casa editrice è in via Padova, in una delle zone più multietniche di Milano), e selezione rigidissima degli stessi.




Edizioni e/o: un ponte letterario tra Est e Ovest

Fondata a Roma nel 1979, la casa editrice trae ispirazione dalla volontà di valorizzare la letteratura proveniente dall’Europa dell’Est, a quei tempi - erano gli anni della Guerra Fredda - quasi del tutto bandita dai paesi occidentali. Con gli anni, la produzione si è indirizzata anche alla scoperta letteraria dell’America e dei paesi del sud del mondo, come Africa e Caraibi. Il logo, una cicogna, è stato scelto per la sua natura di uccello migratore, simbolo del collegamento di mondi diversi. Le iniziali e/o, che stanno per Est/Ovest, sono state scelte con l’intenzione di «creare un ponte tra civiltà». La casa editrice pubblica all’incirca tra quaranta e cinquanta novità l'anno di cui la stragrande maggioranza è costituita da titoli stranieri. Tra i nomi di punta presenti del catalogo, Eric-Emmanuel Schmitt, Elena Ferrante, Massimo Carlotto e Jean Claude Izzo.




Edizioni Gruppo Abele: dare voce a chi non ha voce

Il Gruppo Abele è la onlus nata a Torino nel 1965 su iniziativa di don Luigi Ciotti, fondatore anche di Libera, un coordinamento di associazioni (è composta da più di 1500 gruppi locali) che collaborano per promuovere un unico scopo: la lotta, attraverso la sollecitazione della società civile, per la legalità, contro tutte le mafie e le forme di ingiustizia e disuguaglianza. “Dar voce a chi non ha voce” è, da sempre, il motto del Gruppo Abele. Lo stesso principio anima anche la piccola, omonima casa editrice. I testi pubblicati, tutti firmati da importanti intelletuali, riguardano temi come il disagio sociale, il lavoro, la legalità, l'emarginazione. Una delle più recenti pubblicazioni, Grammatica dell'indignazione (curata da Marco Revelli e Livio Pepino), verrà presentata all'Aquila venerdì 20 dicembre nell'ambito dell'evento "Sostieni la tua voce! La festa di NewsTown".


Ultima modifica il Mercoledì, 11 Dicembre 2013 21:14

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