Giovedì, 14 Giugno 2018 11:31

Parco Sirente Velino, approvato il bilancio consuntivo: ecco gli obiettivi raggiunti e quelli da cogliere

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Si è riunita ieri a Rocca di Mezzo la Comunità del Parco Sirente Velino.

Al primo punto dell’ordine del giorno, l’assemblea ha espresso parere favorevole sul bilancio consuntivo precisando che il documento finanziario è stato approvato solo perché all’interno vi erano i rimborsi per i danni provocati dalla fauna selvatica agli agricoltori e agli allevatori. Al secondo punto, il Presidente Francesco D’Amore - sindaco di Fagnano Alto - ha illustrato ai colleghi, al neo assessore regionale ai parchi Lorenzo Berardinetti e al neo commissario Igino Chiuchiarelli i risultati raggiunti dalla comunità del parco in sinergia con l’ex Commissaria, il Direttore e con i vertici della Regione Abruzzo in questo primo anno di mandato.

In particolare, è stato aumentato il bilancio dell’ente da 850.000,00 a 1.000.0000,00 euro e con questa maggiore somma è stato possibile aumentare subito l’orario di lavoro al personale del parco per offrire un servizio migliore; sono stati stanziati dal Consiglio Regionale 215.000,00 euro per i rimborsi agli agricoltori e agli allevatori per i danni da fauna selvatica; è stato dato l’avvio, tramite la Commissaria, alla procedura di abolizione del “de minimis” per il rimborso dei danni provocati dalla fauna selvatica agli agricoltori e agli allevatori; è stato modificato, grazie anche alla preziosa collaborazione del Prefetto, il regolamento del parco andando a prevedere l’abbattimento per incolumità pubblica dei cinghiali all’interno dei confini del parco che sarà effettuato, su richiesta dei sindaci, dal personale della Polizia Provinciale.

Subito dopo il Presidente della Comunità del Parco ha ribadito al neo Assessore e al neo Commissario le priorità da perseguire insieme:

  • approvare subito la proposta di legge di riforma del parco già condivisa dai Sindaci con l’ex assessore al Ramo Di Matteo con la relativa riperimetrazione dei confini e porre fine a questo ennesimo commissariamento dell’Ente restituendo cosi la gestione dello stesso alla cariche democraticamente elette dai comuni del territorio;
  • stanziare ulteriori risorse economiche al bilancio dell’Ente parco per permettere così una reale programmazione della gestione del territorio (54.000 ettari) perché, nonostante l’aumento di quest’anno, con le attuali risorse è possibile garantire a malapena la gestione ordinaria dell’ente;
  • subito dopo mettersi al lavoro per l’elaborazione e l’approvazione del piano del parco, che manca da 27 anni, condiviso con gli amministratori e le popolazioni locali dei territori, perché senza piano tutto è vietato, tutto è un vincolo ed è come se un comune non avesse uno strumento urbanistico. 

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