Domenica 8 luglio, ore 12.00, sotto il portico dell'Emiciclo, da alcuni giorni restituito alla città in tutto il suo splendore, ci saranno I Solisti Aquilani - Quartetto (Marino Capulli e Vanessa Di Cintio, violini, Luana De Rubeis, viola, Giulio Ferretti, violoncello) ad accogliere la tappa conclusiva del Cammino nelle terre mutate: un viaggio lento nel cuore dell’Appennino, da Fabriano a L’Aquila, oltre 200 chilometri da percorrere a piedi o in bicicletta attraverso i sentieri di due importanti aree protette: il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.
Si tratta di un percorso di conoscenza e solidarietà, un momento di relazione profonda con l'ambiente e con le persone che vivono nei luoghi trasformati dal sisma. Nelle Terre Mutate qualcosa è cambiato. La forza della natura ha prodotto mutamenti alla geografia, ai manufatti e soprattutto alle persone, generando storie, protagonisti e progetti di rinascita meritevoli di essere raccontati, conosciuti e soprattutto supportati. Sono Terre Mutate piene di vita e di voglia di ricominciare quelle attraversate: quattro regioni del Centro Italia: Marche (Fabriano, Esanatoglia, Matelica, Pioraco, Camerino, Fiastra, Ussita, Visso, Arquata del Tronto), Umbria (Norcia con le frazioni di Castelluccio e Campi), Lazio (Accumoli e Amatrice), Abruzzo (Campotosto, Collebrincioni e L’Aquila). Luoghi feriti , ma resilienti.
In programma Wolfgang Amadeus Mozart: Quartetto per archi in do maggiore n. 19 K 465 "Delle dissonanze" .