Sul piazzale della Basilica di Collemaggio, simbolo della città capoluogo abruzzese, si è svolta la cerimonia di consegna della Croce d’Argento al Merito dell’Esercito alla Bandiera del 9° reggimento Alpini.
Alla presenza di tutte le autorità civili, militari e religiose della città di L’Aquila e dei territori limitrofi, tra migliaia di alpini presenti nel capoluogo abruzzese in occasione del Raduno del Battaglione L’Aquila, il Nono ha ricevuto con orgoglio dal Vice Comandante delle Truppe Alpine dell’Esercito, il generale di Divisione Marcello Bellacicco la prestigiosa onorificenza.
La decorazione, che si va ad aggiungere alle 2 Croci di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, a 2 Medaglie d’Oro e a 4 d’Argento al Valor Militare e 2 Medaglie di Bronzo al Valore dell’Esercito, è stata concessa dal Ministro della Difesa per le numerose attività di soccorso alla popolazione civile nel Centro Italia colpite da tragiche calamità naturali. Gli Alpini del Nono, sono infatti sistematicamente intervenuti in occasione degli eventi sismici che hanno colpito l’Abruzzo il Lazio e le Marche nel 2016 e 2017, soccorrendo la popolazione grazie ai propri assetti specialistici, pur essendo lo stesso personale vittima del sisma. Un ulteriore fondamentale contributo è stato fornito dagli Alpini abruzzesi a seguito delle eccezionali nevicate di inizio 2017, quando numerose squadre - addestrate ed equipaggiate al movimento e alle operazioni in situazioni ambientali e meteorologiche critiche – sono intervenute nei soccorsi all’Hotel Rigopiano, contribuendo con gli altri soccorritori a salvare la vita dei clienti della struttura alberghiera travolta dalla spaventosa valanga e raggiungendo un po’ in tutto il territorio abruzzese le frazioni e paesi isolati dalla neve.
L’Esercito Italiano è sempre più caratterizzato da una duplice capacità di intervento sia in ambito prettamente operativo sia nelle complesse attività a supporto della popolazione nel campo della sicurezza e della protezione civile, configurandosi ormai quale componente fondamentale nella gestione delle crisi scaturite da calamità naturali in strettissimo coordinamento con la Protezione Civile e le Forze di Polizia e Soccorso dello Stato, grazie all’elevato livello di preparazione dei propri uomini e ai mezzi tecnici e tattici a disposizione.
Di seguito il testo del decreto di concessione dell’onorificenza: “Unità degna erede delle più nobili tradizioni alpine, accorreva prontamente nelle aree devastate dal sisma che sconvolgeva il centro Italia e, con fraterno slancio e non comune senso di abnegazione, si prodigava incessantemente, in situazioni critiche e di estrema difficoltà, nelle attività di soccorso, di rimozione delle macerie e di aiuto ai superstiti. Coriacea compagine che, fedele al motto “d’aquila penne, ugne di leonessa”, operava strenuamente, profondendo le migliori energie per alleviare le sofferenze dei connazionali, contribuendo significativamente ad accrescere il lustro e il prestigio dell’Esercito”.