Si terrà lunedì 22 ottobre, alle ore 10 al Palazzetto dei Nobili, la conferenza stampa di presentazione dell’Abruzzo Film Commission.

Interverranno il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, promotore della legge che ha istituito la struttura e detentore della delega per la sua attuazione e il direttore regionale Francesco Di Filippo che all'interno del Servizio Beni e attività Culturali del Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio della Regione Abruzzo cura il percorso di predisposizione della struttura attraverso una unità operativa apposita. Ci saranno anche gli interventi dell'assessore regionale Dino Pepe, di Stefano Albano che ha collaborato alla realizzazione del progetto, del segretario generale dell'Istituzione sinfonica abruzzese Giorgio Paravano, dell'attrice Alessia Fabiani, di operatori e rappresentanti della mondo della cultura regionale.

Modererà l’incontro Carlo Gizzi, Capo Ufficio stampa della Giunta regionale.

Sarà l’occasione per presentare, con i rappresentanti delle associazioni e delle realtà abruzzesi del mondo del cinema e dell’audiovisivo, lo stato di avanzamento della struttura. La Giunta regionale ha approvato le linee guida che sono state condivise con gli operatori, riuniti in un tavolo tecnico formato dopo una serie di incontri all’insegna dell'apertura del percorso e delle sue opportunità. “Un percorso che è comunque in costante avanzamento – sottolineano Pietrucci e Di Filippo – aperto alla crescita e ai contributi”.

Già sono avvenuti i primi incontri con le case cinematografiche. L’obiettivo finale è creare a regime una struttura che a tutto campo sia in grado di promuovere i paesaggi abruzzesi come set per le produzioni cinematografiche e televisive, e supportarle con la fornitura dei servizi in loco, privilegiando le maestranze e le attività locali. Un concreto “creatore” di economia e opportunità a livello locale quindi, ma anche uno strumento che dovrà portare l’Abruzzo con costanza ed efficacia al cinema e in televisione, con benefici per il settore turistico regionale e positive ricadute occupazionali.