Si terrà domani, venerdì 7 dicembre alle 17:30, presso l'Auditorium Sericchi di Strinella 88, un incontro pubblico organizzato da Cittadinanzattiva L'Aquila in collaborazione con l'Urban Center e la cooperativa Métis per discutere del Festival della Partecipazione, dei risultati ottenuti dalle prime tre edizioni e delle iniziative future.
Coordineranno i lavori Paolo Tella, referente territoriale di Cittadinanzattiva, Giulia Tomassi, presidente dell'Urban Center e Valeria Baglione della cooperativa Métis. Sono state invitate tutte le associazioni ed Istituzioni che hanno collaborato al Festival, i referenti nazionali delle organizzazioni promotrici - ActionAid Italia, Cittadinanzattiva e Slow Food - e i promotori della petizione civica lanciata a sostegno del Festival che ha raccolto oltre 2700 firme in pochi giorni.
L’evento sarà orientato ad una riflessione delle forze civiche cittadine.
Non sono stati invitati politici, ma solo cittadini e cittadine, "perché la partecipazione è espressione di esigenze collettive diffuse e non sarà mai coincidente con la tutela di interessi di parte. Noi siamo need holders", ha spiegato a newstown Paolo Tella; "ovviamente, la presenza dei politici è graditissima, avessero voglia di ascoltare le nostre riflessioni".
Il senso dell'iniziativa è illustrare i risultati ottenuti dall'ultima edizione del Festival - sono arrivati in città 300 relatori per 40 eventi in 5 giorni - ma, anche e soprattutto, "iniziare un processo di maggior radicamento dell'evento sul territorio. Nelle prime due edizioni - ha sottolineato Tella - le tematiche nazionali sono state prevalenti rispetto alle istanze delle forze civiche cittadine; nell'ultima edizione invece, con le Piazze della Partecipazione, siamo riusciti a portare avanti dei progetti territoriali importanti, penso all'alternanza scuola lavoro e al processo di definizione progettuale, a partire dagli usi sociali e fino alle possibili forme di gestione e immaginare nuovi luoghi e servizi sociali, culturali e ricreativi, del complesso monumentale 'Salvatore Tommasi', in cui sono state coinvolte decine di associazioni culturali. Ebbene, il prossimo anno il ruolo delle forze civiche del territorio dovrà essere ancora più importante".
In questo senso, i presenti potranno entrare nel merito degli eventi a cui hanno partecipato, evidenziandone i punti di forza e gli aspetti che possono essere migliorati, proponendo i prossimi passi futuri per continuare i percorsi avviati e valorizzare le tante cose imparate. Ovviamente, la necessità di un percorso territoriale serve anche ad evitare il rischio che il Festival, l'anno prossimo, possa trasferirsi altrove, stante le criticità emerse in questi mesi. "Se il territorio si mostrerà presente e reattivo, non potrà che restare a L'Aquila; si vedrà in seguito come organizzarlo, se coinvolgendo altri Enti o attraverso un progetto comunitario che sostenga finanziariamente l'appuntamento".
L'auspicio è che dal dibattito possa scaturire una nuova proposta ed un nuovo impegno per fare dell'Aquila la Città della Partecipazione. "Come soggetti d'intermediazione tra il territorio e le realtà nazionali proponenti - ha aggiunto Valeria Baglione - la volontà è di ascoltare la cittadinanza, capire se c'è davvero la volontà di tenere il Festival all'Aquila, raccogliendo consigli e opinioni su come migliorare l'evento e avvicinarlo ancor di più al territorio. Così, potremo formalizzare delle proposte dal basso che potranno essere utili alle organizzazioni promotrici per la prossima edizione. E magari, riusciremo a scongiurare il rischio che il Festival possa andare altrove".