Mercoledì, 13 Febbraio 2019 18:49

Pescara: aggredito il reporter Piervincenzi, già vittima del clan Spada

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Daniele Piervincenzi, il reporter a cui Spada diede una testata, è stato aggredito a Pescara.

Il giornalista e la sua troupe, in Abruzzo per un'inchiesta sui clan della periferia pescarese, sono stati inseguiti da alcuni abitanti del quartiere Rancitelli. Piervincenzi, inviato di Popolo Sovrano, nuovo programma di Rai 2 voluto dal direttore Carlo Freccero, era entrato in un complesso di case Ater chiamato Ferro di cavallo, considerato la principale piazza di spaccio della città e dell'intera regione. I

l servizio completo andrà in onda nella puntata di Popolo Sovrano di domani, 14 febbraio, alle 21.20 su Rai 2.

Conte: "Non tolleriamo illegalità"

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte esprime "solidarietà al giornalista Piervincenzi e alla troupe Rai aggrediti a Pescara mentre lavoravano a un'inchiesta sui clan". "Questo governo non tollera zone di illegalità. Nessuno può sentirsi al di sopra della legge" scrive il premier in un tweet.

Ministro Bonafede in visita a Rancitelli il 5 febbraio per campagna elettorale

Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, era stato a Rancitelli - uno dei quartieri 'caldi' di Pescara, lo stesso in cui è avvenuta l'aggressione ai danni di Daniele Piervincenzi, di Rai2, e della sua troupe - lo scorso 5 febbraio, nell'ambito della campagna elettorale in vista delle elezioni regionali di domenica scorsa. A sostegno del candidato presidente di Regione per il M5s, Sara Marcozzi, Bonafede aveva detto: "Le persone anche qui a Pescara mi raccontano storie che, credetemi, sono storie che esistono in tutta Italia, e cioè di persone che decidono di farsi portatori di onestà e legalità all'interno di un quartiere, consapevoli che il futuro delle nuove generazioni passa attraverso il valore dell'onestà. E questo è fondamentale perché sono persone che hanno portato avanti queste battaglie da sole". Il ministro aveva visitato altri quartieri 'caldi' della periferia di Pescara, zone in cui si registrano da sempre episodi di spaccio di droga, estorsioni e, sopratutto, occupazioni abusive di alloggi popolari.

La condanna di Marsilio

"Solidarietà" a Daniele Piervincenzi e alla troupe Rai aggrediti nel quartiere Rancitelli di Pescara è stata espressa dal presidente eletto della Regione Abruzzo Marco Marsilio che parla di "profondo dispiacere. Mi auguro che questo possa creare una dura reazione di tutte le istituzioni competenti per riportare la legalità in quel quartiere. Avevo visitato proprio Rancitelli durante la campagna elettorale".

"La Regione - ha proseguito - è pronta a fare la sua parte trattandosi di case popolari per le sue competenze. Appena sarò in carica sono pronto, come già detto al prefetto di Pescara, a incontrarlo per capire cosa la Regione deve fare. La conformazione urbanistico-architettonica a 'ferro di cavallo' favorisce il controllo militare del territorio da parte dei clan. È difficile accedervi senza essere ampiamente avvistati prima. Si rischia di essere circondati. Ci sono caratteristiche per cui, se c'è un insediamento criminale e malavitoso, questo può agire indisturbato e in maniera abbastanza protetta".

Alessandrini: "Lavoriamo da anni con forze di polizia, progetti su sicurezza fermi per stop a bando periferie"

"Sono molto dispiaciuto dell'aggressione subita dalla troupe Rai a Rancitelli nel pomeriggio di oggi. Siamo perfettamente coscienti che quella è una periferia sensibile, così come cosciente lo è anche tutto il comparto sicurezza cittadino, perché è altissima e quotidiana l'attenzione e l'attività di indagine da parte delle forze dell'ordine sulle persone e le pratiche che si svolgono in quella zona e sono certo che prenderanno i responsabili di questo episodio".

Lo afferma in una nota il sindaco di Pescara Marco Alessandrini.

"Siamo anche convinti che le istituzioni debbano giocare una propria parte, per questa ragione lavoriamo in sinergia con le forze dell'ordine e abbiamo acceso i riflettori della riqualificazione su Rancitelli e sulle altre periferie sensibili della città già da anni. Lo abbiamo fatto attraverso il bando delle periferie, puntando, primi nella storia cittadina, sulla riqualificazione per poter ottenere sicurezza e vivibilità, restando con le mani legate per la sospensione di risorse che oggi potevano essere già appaltate. Lo abbiamo fatto riavviando opere pubbliche in grado di dare risposte concrete alle esigenze primarie sentite nella zona, con un'attività costante di ripristino della legalità violata, soprattutto nel settore politiche della casa, nonché potenziando progetti proprio sulla sicurezza, ad esempio con 1.500.000 euro di risorse per la videosorveglianza, di cui ben 500.000 euro di fondi comunali, il restante chiesto al Ministero dell'Interno ma non finanziato, un progetto importante, che faremo lo stesso e in forma ridotta utilizzando i fondi del bilancio comunale. Tutto questo perché in quelle periferie non c'è solo il malaffare, ma vivono e operano migliaia e migliaia di persone per bene che meritano risposte e attenzione, che si battono per contrastare l'illegalità e che sono il nostro riferimento. Per tutte queste ragioni siamo dispiaciuti di quanto occorso al giornalista e alla troupe e siamo sempre dalla parte della libera stampa e di quanti lavorano per informare l'opinione pubblica".

La nota del sindacato giornalisti

Il Sindacato dei Giornalisti abruzzesi esprime solidarietà al collega Daniele Piervincenzi, inviato del nuovo programma di Rai2 "Popolo sovrano", al filmaker Sirio Timossi e al redattore David Chierchini, aggrediti a Pescara, nel quartiere Rancitelli, mentre stavano lavorando a un'inchiesta sui clan che operano nella periferia della città.

I tre sono stati insultati, picchiati e gettati a terra da un gruppo di persone, di cui una a volto coperto, poi allontanati con violenza mentre stavano registrando immagini al Ferro di cavallo.

Il Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi sottolinea come anche in Abruzzo si stia creando un clima di attacco nei confronti della professione che parte da lontano, dalle querele temerarie e da una costante campagna di delegittimazione verso i giornalisti, colpevoli solo di fare domande, di garantire a tutti i cittadini il loro diritto ad essere informati. Sga organizzerà, nei prossimi giorni, una manifestazione per presidiare i luoghi della regione dove lavorare, oggi, si fa sempre più difficile.

Ultima modifica il Mercoledì, 13 Febbraio 2019 21:11

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