Giovedì, 21 Febbraio 2019 16:15

Biondi: "Ricostruzione privata dell'Aquila sarà completata in 3 anni"

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Dieci anni dal sisma: l'anniversario dell'evento che il 6 aprile 2009 sconvolse la città "servirà anche per raccontare di quanta bellezza ci stiamo riappropriando. Ci sono ancora tanti problemi da risolvere, ma anche tanti esempi di rinascita".

Così il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi in una intervista all'Ansa. "Quello che sta succedendo all'Aquila è straordinario. Il decennale vuole essere un racconto in positivo per far vedere cosa sta diventando la città, dove è in corso la più grande e inedita opera di rigenerazione urbana".

L'Aquila è una città straordinaria, ha detto Biondi.

"Lo era prima del terremoto, lo è stata subito dopo per la forza della sua gente, lo è oggi che sta rinascendo. La ricostruzione privata è al 70% ed entro tre anni sarà completata. Gli italiani potranno vedere il frutto degli sforzi economici e intellettivi di questa nazione e di questi luoghi. La ricostruzione pubblica, invece, segna il passo. C'è bisogno di semplificazione delle procedure e di rafforzamento delle strutture pubbliche che si occupano di appalti e opere pubbliche".

Inoltre, occorre uscire "dalla logica delle emergenze viste singolarmente". Quello che serve - ha aggiunto il sindaco del capoluogo - "è una normativa unica sulle emergenze e sulle ricostruzioni che siano calamità che derivino dal terremoto o dalle alluvioni. Un modello standard in cui siano codificate anche le deroghe. Oggi non avremmo una città se nell'aprile 2009 non ci fossero state deroghe rispetto alla normativa sugli appalti per il progetto Case, per i Map, per i Musp, per i moduli abitativi dei comuni del cratere. Se avessimo seguito procedure ordinarie, saremmo nella situazione in cui si trovano oggi le aree del centro Italia, con i Sae consegnati dopo due anni. Se le deroghe vengono codificate in 'tempi di pace' e funzionano garantendo la rotazione e la trasparenza delle procedure - ha ribadito Biondi - si possono fare le cose velocemente ma senza creare zone grigie dove poi si intrufolano affaristi e funzionari o dirigenti pubblici infedeli".

Infine, il sindaco ha inteso lanciare un appello al Governo. "Servono risorse umane perché il comune dell'Aquila, rispetto al 31 dicembre 2008, ha addirittura meno dipendenti e un numero di dirigenti dimezzato. Di questo abbiamo fatto oggetto di interlocuzione con il Governo e chiederemo un rafforzamento dell'assistenza tecnica dedicata alla ricostruzione pubblica".

Ultima modifica il Venerdì, 22 Febbraio 2019 13:00

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