La meglio gioventù d'Abruzzo si è ritrovata stamane a L'Aquila, per celebrare la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
In città sono confluiti i cortei delle scuole, delle associazioni e di singoli cittadini, provenienti da tutta la regione: in migliaia hanno attraversato il centro storico, da Colle Sapone fino in Piazza Duomo, rispondendo all'appello di Libera, l'associazione di promozione sociale presieduta da Don Luigi Ciotti, che ogni 21 marzo, dalla piazza principale di Padova e, simultaneamente, in migliaia di luoghi d'Italia, d'Europa e dell'America Latina, coltiva il ricordo delle oltre 900 vittime facendosi portavoce di una richiesta di verità e giustizia.
Un momento, quello vissuto stamane, che si è intrecciato con la celebrazione di altre vittime innocenti, quelle del terrorismo, delle stragi in mare e, nel decennale del 6 aprile 2009, quelle del terremoto: non è un caso che Libera Abruzzo, quest'anno, abbia scelto proprio L'Aquila come piazza regionale. A sottolineare – non solo simbolicamente – che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze.
Una memoria viva, quindi, non relegata al ricordo e alla commemorazione, ma da tradurre in impegno quotidiano.
Alle 9:30, il corteo ha mosso i primi passi da Colle Sapone giungendo poco dopo le 10:30 in Piazza Duomo dove sono stati i letti i nomi e i cognomi delle vittime innocenti delle mafie, come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. A seguire, la piazza dell'Aquila si è 'collegata' con Padova per ascoltare il discorso finale del presidente e fondatore di Libera, Don Luigi Ciotti. Nel pomeriggio, poi, la memoria si tradurrà in impegno attraverso due iniziative: presso il Gran Sasso Science Institute si terrà un momento di approfondimento sul tema “Ricostruzione trasparente: edilizia scolastica e comunità monitoranti”, mentre i ragazzi delle scuole saranno accompagnati a scoprire le bellezze storiche e architettoniche della città in collaborazione con Legambiente, FAI e CSV.
"Oggi siamo scesi in 5.000 in piazza per la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie", sottolineano i ragazzi e le ragazze dell'Unione degli studenti. "L'Aquila non vedeva una partecipazione così ampia da parte degli studenti da tantissimi anni, a riprova della consapevolezza che stiamo coltivando che solo attraverso la liberazione dei saperi e i fondi sull'istruzione le nostre città possono rinascere. Tantissimi da tutte le città della regione. Oggi si parla di come la nostra regione sia sotto il costante ricatto delle mafie e di come nello specifico L'Aquila, città simbolica per questa data, dal post sisma, abbia visto l'arrivo della criminalità organizzata. Abbiamo gridato in piazza quanto questo sistema ci stia rubando il futuro. A L'Aquila le scuole, dopo dieci anni, ancora non vedono ripartire la ricostruzione. 5000 studentesse e studenti oggi sono scesi in piazza per dare un segnale chiaro di quelli che sono i loro bisogni. Il cammino non finisce qui, è solo un punto di partenza, le studentesse e gli studenti vogliono essere al centro di un cambiamento che coinvolga tutta la regione e tutta la città".
Il racconto fotografico del corteo