Una pietra d'inciampo alla memoria di Karl Heinrich Ulrichs, giurista, padre del movimento LGBT, morto a L'Aquila il 14 luglio 1895. E' stata posta all'Aquila, in Piazza Palazzo, ai piedi della statua di Sallustio; accanto una panchina arcobaleno, la prima, in città, dedicata alla diversità, "dove sedersi insieme, ascoltare e accogliere; uno spazio di incontro, un luogo di inclusione contro ogni forma di odio e discriminazione, contro l'omofobia" si legge sulla targa scoperta nel pomeriggio dal coordinamento provinciale PD sui temi della pianificazione e dei diritti. "Abbiamo voluto dedicare una panchina e una pietra d'inciampo alla diversità, come valore, elemto di progetto nella pianificazione e nel governo del territorio" spiega a newstown Quirino Crosta, segretario del circolo PD di Sassa e membro del coordinamento provinciale dem su pianificazione e diritti.
Per l'occasione, alla presenza dell'onorevole Monica Cirinnà è stato illustrato un documento assai interessante, una breve riflessione redatta dallo stesso Quirino Crosta con Mirko Di Muzio, Anna Paolini, Rita Salvatore, Angelo Schillaci, Mariaelisa Serone e Fabio Travaglini. "Il documento è già una pietra d'inciampo, in sé: abbiamo immaginato di voler creare uno spazio, un'occasione di confronto e discussione non soltanto dentro il partito ma soprattutto fuori, sul terreno comune dei diritti civili", chiarisce Crosta. "Uno spazio che abbiamo voluto tenere insieme alla pianificazione: diritti e ambiente. Abbiamo preso una suggestione che arriva da lontano, dalla deputata statunitense Alexandria Ocasio-Cortez che ha lanciato il messaggio di un Green Deal, che parla d'altro evidentemente, di politiche sociali e ambientali: l'abbiamo calato nel contesto territoriale, regionale e nazionale, convinti che le politiche di pianificazione non siano soltanto politiche di governo della città e del territorio ma soprattutto politiche che debbono aiutarci ad interpretare un modello sociale di urbanità che è cambiato, che continua a cambiare molto velocemente, e che gli strumenti normativi non riescono ad interpretare essendo, sostanzialmente, vecchi".
Tanto la LUN, la legge urbanistica nazionale, quanto la Lur, la legge urbanistica regionale per finire con i Prg - sostiene Crosta - "sono obsoleti, e questa obsolescenza degli strumenti normativi di governo crea degrado. Il territorio viene vissuto dagli abitanti che hanno un portato di vita, di lavoro, di fragilità sociali: immaginare la pianificazione unitamente ai diritti civili, umani, di resistenza - e cioé il diritto di dire no a poliche contro i diritti o che vadano in contrasto col bene comune - a nostro parere può aprire un dibattito interessante, dentro e fuori il Pd. Insomma, la nostra è una proposta di riflessione comune".
Un'ottima base da cui partire, riconosce Monica Cirinnà ai nostri microfoni, "per guardare finalmente oltre le camere buie in cui si vorrebbero chiudere i diritti: non si può parlare solo dei diritti delle donne, delle persone lgbt piuttosto che dei bambini ma si deve discutere di diritti come valori da ampliare rispetto a tematiche più estese, come quelle dell'ecologia e della vita. Portare avanti questo documento come momento iniziale di una grande riflessione nazionale mi trova molto favorevole ed è il motivo per cui sono qui". Cirinnà lo dice chiaramente: "stiamo vivendo tempi bui, di oscurantismo, pericolosi per i diritti, tempi in cui un linguaggio d'odio viene diffuso da chi dovrebbe invece rappresentare tutti, e penso al modo di parlare spesso sprezzante del ministro Matteo Salvini. E' evidente che quello che accadrà a Verona nel fine settimana non sarà altro che la celebrazione di tante discriminazioni: noi saremo a Verona per dire, invece, che vogliamo dialogare con tutti nel rispetto di tutte le famiglie. Qualunque diritto venga riconosciuto a quella che costoro ritengono sia la famiglia naturale, va ampliato a tutte le altre famiglie, senza discriminazioni. E' giusto aiutare le famiglie ma aiutarle tutte".