Venerdì, 29 Marzo 2019 10:06

“L’Aquila in 10 x”: alla Sharky Art Gallery una mostra fotografica nel decennale del sisma

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Domenica 7 Aprile, alle ore 17, alla Sharky Art Gallery (c.so Vittorio Emanuele II, 188) si terrà il vernissage della mostra fotografica “L’Aquila in 10 x”. Protagonista è L’Aquila a 10 anni dal sisma del 6 Aprile 2009, guardata da un nuovo punto di vista: a guidarci saranno, infatti, gli obiettivi di due giovani fotografi romani, Luca Tentorio e Gianluca Brezzi.

Il percorso tende a eliminare la visione d’insieme e con questa scelta costringe ad un cambio di prospettiva, mostra le cose secondo una visione diversa. E’ un focus, quasi un ingrandimento in 10x, che permette di scoprire e (a volte ammirare) i dettagli, quei particolari che sfuggono a un passante distratto.

Lo scopo delle fotografie è la riflessione degli spettatori: la rievocazione, nelle loro menti, di ricordi sopiti, di sensazioni quasi dimenticate. Attraverso immagini che sono astratte e concettuali, ma che attraverso i titoli si ricollegano alla realtà, viene presentato un percorso insolito nel centro storico della città che sta faticosamente rinascendo. Un percorso in parallelo: fotografie come “Cicatrice”, una crepa sottile, due lembi di intonaco nuovamente riuniti tra loro, è lì, indelebile, ed è il segno di qualcosa che rimane a perpetua memoria, ma significa anche che non tutto è andato perduto: si può ricucire ed andare avanti.

A “Cicatrice” fa da specchio “Radici”, quelle radici a cui ognuno di noi si sente legato, che come le cicatrici inevitabilmente fanno parte del nostro essere: le radici le porti sempre con te, sono il simbolo di una base, qualcosa di solido a cui appoggiarsi nei momenti del bisogno per poter riemergere. Il loro vuole essere un messaggio di sostegno, di esortazione, di sprono.

Partendo da toni cupi, le loro fotografie diventano un’esplosione di colore, cariche di positività: per concludersi con “Memoria” e “Attesa”: la prima “la madonna di S. Berardino” protetta (e imprigionata) tra le impalcature e la seconda un portone in legno, nuovo, ma ancora con il cellophane…
la memoria del passato, indelebile e protetta e l’attesa fervente di futuro.

Ingresso gratuito.

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