Martedì, 16 Aprile 2019 16:41

Centri storici, Vittorini: "Nuove norme stravolgono tessuto urbano dei borghi"

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"Le ultime modifiche sulle norme tecniche delle frazioni ci preoccupano non poco. Questi piccoli centri del territorio non vanno tutelati solo in relazione ai singoli monumenti ma soprattutto per il tessuto che rappresentano. Su questo va tenuta alta l'attenzione perché norme che favoriscono sostituzioni edilizie a tappeto rischiano di portare in modo incontrollato uno stravolgimento del tessuto urbano delle frazioni"

Parole del direttore della Soprintendenza unica del Cratere, Alessandra Vittorini, che ha bocciato senza mezzi termini il contenuto della delibera approvata la scorsa settimana dal Consiglio comunale, riguardante nuove norme tecniche d'attuazione per la ricostruzione dei centri storici dei borghi e delle frazioni. Nello specifico l'atto, in variante al piano regolatore generale, introduce nella disciplina edilizia alcune misure di flessibilità nel riutilizzo degli edifici al fine di agevolare il cambio di destinazione d'uso verso il commerciale e l'artigianale negli edifici dei centri storici della città e delle frazioni.

In occasione dell conferenza stampa di presentazione dell'inziativa 'Una settimana non basta' promossa dall'Archeoclub L'Aquila e volta proprio a mettere in rete gli itinerari turistici della città capoluogo con quelli delle frazioni e del territori limitrofi, Vittorini ha evidenziato gli effetti di queste "forme di deregolamentazione" sull'edilizia minore, cioè il tessuto connettivo dei piccoli centri urbani, che pur non costituendo 'opere d'arte' necessita di forme di tutela in quanto oggetto di interesse storico.

"L'Aquila ha circa il 70% del suo centro storico sottoposto a tutela. Per le frazioni la percentuale si abbassa per un totale di circa 200 beni tutelati che verranno senz'altro recuperati. Tutti gli altri -l'allarme lanciato da Vittorini- rischiano di andare perduti". Per questo occorre "tutelare il valore di contesto e la capacità di conservazione di questo tessuto minore di grande valore storico culturale". In mancanza di vincoli di garanzia, il rischio concreto è che interessi individuali possano favorire interventi di recupero che non tengano in considerazione i legami con il contesto urbano.

L'allarme lanciato oggi dalla Vittorini è condiviso da una serie di associazioni impegnate nella tutela dell'ambiente e del patrimonio culturale, che, nei giorni scorsi, hano evidenziato come la nuova disciplina vada a "sottrarre qualunque forma di garanzia a tutela e valorizzazione del tessuto storico delle frazioni, disgregando, di fatto, i tessuti storici in quanto unicum storico-culturale, testimonianza di memoria e di civiltà, indispensabili per la ricomposizione delle identità locali e quindi della ricostruzione sociale dei borghi e delle periferie. Per le associazioni, la delibera rappresenterebbe "un passo indietro culturale di anni".

L'occasione, come detto, è stata la presentazione di 'Una settimana non basta', l'iniziativa organizzata dall'Archeoclub dell'Aquila e giunta alla sua settima edizione che vede sette giorni di itinerari, dal 25 aprile al primo maggio, alla scoperta del patrimonio storico-artistico e naturalistico del territorio aquilano.

Quest'anno l'inziativa prevede un programma allargato che accende luci su un panorama più vasto, intrecciando i percorsi archeologici nei siti di Amiternum, Forcona e San Vittorino, ai temi della transumanza che, da Peltuinum, tocca i momunenti di Prata D'Ansidonia, Bominaco, Santa Maria in Centurelli. Molti gli itinerari anche nella città capoluogo, con visite e incontri al Munda, alla Basilica di Collemaggio e alla Basilica di San Bernardino.

"Un programma che tocca vari filoni che io ho aggregato sotto la voce territorio -ha evidenziato Vittorini che con la Soprintendenza contribuirà all'inizativa mantenendo aperti i siti per tutta la settimana- Il nostro obiettivo è valorizzare tutto il patrimonio artistico e naturalistico per impedire che L'Aquila metta in ombra tutto ciò che c'è da vedere e da scoprire nelle frazioni e nei borghi".

Per questa edizione, viene proposta una una nuova formula. "Archeoclub L'Aquila suggerisce gli itinerari e luoghi da visitare che presiederà con i propri volontari ma saranno gli operatori turistici, le istituzioni, le proloco, le associazioni del territorio e i visitatori, i protagonisti di questa edizione; le visite guidate saranno infatti condotte da guide professioniste, per chi ne facesse richiesta, e saranno gli operatori del settore a pubblicizzare le iniziative e coordinare i gruppi di visitatori. Per maggiori informazioni sui luoghi, consigliamo di consultare le app Itinerari d'Abruzzo e Iter Abruzzo, scaricabili gratuitamente e compatibili con Android e iOS".

Quest'anno l'iniziativa, che dal 2013 ha portato alla creazione di una rete comprendente più di ottanta associazioni attive sul territorio, intende lanciare un appello alle istituzioni e agli operatori turistici affinchè "gli itinerari messi a punto in questi sette anni di esperienza -ha sottolineato Acone- entrino a far parte di un programma di promozione turistica della città-territorio più strutturato. Si tratta quindi di un modello che Archeoclub L'Aquila vuole mettere a disposizione del territorio, in particolare di chi opera nel settore del turismo e del relativo indotto. Un'apertura verso l'esterno -ha concluso Acone- che giunge a compimento dopo diversi anni di sperimentazioni e lavoro".

Ultima modifica il Martedì, 16 Aprile 2019 18:39

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