Mercoledì, 08 Maggio 2019 17:47

Gran Sasso, interrogazione di Muroni (LeU): "Vaghezza assoluta dal Ministero"

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Troppo poche e troppo generiche per rassicurare, le informazioni date dal Mit in Commissione Ambiente in risposta all'interrogazione di Rossella Muroni, deputata di 'Liberi e Uguali', investita della questione da Articolo 1 Abruzzo, sulla prossima chiusura della galleria del Gran Sasso.

"Se dal 19 maggio Autostrada dei Parchi darà seguito alla decisione di chiudere il traforo, in entrambe le direzioni, la viabilità del centro Italia entrerà in crisi e l'Abruzzo resterà isolato", ha sottolineato Muroni; "per consentire la messa in sicurezza delle falde acquifere del massiccio e la libertà di movimento dei cittadini nell'interrogazione, ho sollecitato il Mit sulla nomina di un commissario con poteri definiti e limitati ai suddetti interventi, su uno stanziamento di fondi nazionali adeguato alla realizzazione dei lavori e sulla revoca della chiusura della galleria".

Tuttavia, le uniche certezze contenute nella risposta del Mit sono che i lavori per mettere in sicurezza l'acquifero del Gran Sasso non rientrano nel rapporto concessorio e che il Ministero ha interessato della questione la Presidenza del Consiglio dei Ministri. "Per il resto, c'è vaghezza assoluta su nomina e poteri del commissario e nulla circa stanziamenti necessari ai lavori e revoca della chiusura", l'affondo della deputata di Leu.

La chiusura della galleria sarebbe legata alla necessità, emersa in seguito all'inchiesta della Procura di Teramo sull'inquinamento delle falde acquifere del massiccio in cui sono indagati Infn, Autostrada dei Parchi e Ruzzo Reti, di effettuare una manutenzione urgente per porre rimedio alla situazione che interessa l'acquifero del Gran Sasso. Ossia la più grande risorsa idrica dell'Abruzzo, capace di rifornire oltre la metà della popolazione regionale. Motivo per cui "sarebbe auspicabile anche il rinnovo, potenziamento ed estensione del protocollo d'intesa per il monitoraggio della qualità delle acque e la prevenzione del rischio stipulato dalla Regione Abruzzo nel 2017, proprio come proposto dai gruppi consiliari regionali di centro sinistra".

Della vicenda si discuterà il 14 maggio in Consiglio regionale, riunito in seduta straordinaria, sperando che, nel frattempo, l'interlocuzione tra il Ministero delle Infrastrutture e la società concessionaria possa sventare il rischio di chiusura del traforo. 

Ultima modifica il Mercoledì, 08 Maggio 2019 18:18

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