Che valore attribuisce la comunità alla produzione letteraria femminile? Quali sono le ragioni che hanno determinato l'esclusione di parte della letteratura femminile dagli autori e dalle opere da trasmettere alle future generazioni? E quali le conseguenze di questa esclusione?
Questi gli interrogativi alla base del progetto 'Oltre il canone', un'iniziativa realizzata dalla Biblioteca delle Donne e dall'associazione Donatella Tellini per stimolare una riflessione sulla genesi del canone letterario e sul posto che in esso hanno occupato le scrittrici e la letteratura femminile.
La tematica sarà affrontata nell'ambito di un ciclo di sei incontri rivolti a studenti, docenti e cittadini, in programma dal prossimo 15 maggio fino al mese di novembre, nei locali della Biblioteca delle Donne a L'Aquila (Via Angelo Colagrande 2/A). Il progetto gode del patrocinio della Società Italiana delle Letterate (Sil) e vedrà la partecipazione di docenti universitarie che curano la diffusione della conoscenza della produzione letteraria femminile, raramente compresa nei libri di scuola.
"Non si tratta di un corso per addetti ai lavori, dal momento che figure tramandate come significative in una cultura costruiscono l'immaginario delle future generazione e da questo immmaginario, oggi, mancano figure femminili di riferimento", ha sottolineato Anna Maria Galeota, alla conferenza stampa di presentazione dell'evento. Presenti anche Silvia Frezza, Marta Vignini dell'Associazione Donatella Tellini e la presidente del Centro Antiviolenza Simona Giannangeli.
Partendo dalla presentazione delle opere di scrittrici come Grazia Deledda e Alba De Cespedes, verrà quindi affrontata la questione dell'assenza delle donne nel canone letterario che, nel tempo, è stato "prevalentemente maschile -ha spiegato Galeota- fatto da critici maschi che hanno codoficato autori maschi. Questi incontri offriranno un'occasione per riflettere su come le scuola, la didattica e l'editoria possano rispondere all'esigenza di operare una revisione del canone esistente".
L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle attività che la Biblioteca delle Donne svolge in collaborazione con le scuole cittadine di ogni ordine e grado. Tra queste, il gruppo di lettura che si riunisce nei locali della Biblioteca delle Donne ogni secondo lunedì del mese e che vede la partecipazione di molti studenti e studentesse aquilani. L'obiettivo è coinvolgere i ragazzi e le ragazze in percorsi didattici di sensibilizzazione alla parità di genere.
"Dopo il progetto Il 68 delle donne, e lo studio delle opere di Jane Austen, in questo momento stiamo svolgendo i laboratori artistico-creativi Le avventure di Alina con Marina Rivera, sulle nuove eroine per i bambini", ha spiegato Silvia Frezza, insegnante dell'Istituto Gianni Rodari e attivista della Casa delle Donne. "Sosteniamo anche l'utilizzo della lingua italiana al maschile e al femminile nei documenti per sviluppare un corretto senso di identità e appartenenza e prevenire l'insorgenza di correttamenti scorretti. E' importante far conoscere a generazioni di studentesse e di studenti esempi letterari e culturali di partecipazione attiva -ha evidenziato Frezza- nell'ottica di un superamento degli stereotipi di genere anche in ambito letterario".
"La Biblioteca delle Donne, che è parte integrante dell'Associazione Donatella Tellini insieme al Centro Antiviolenza -ha affermato Simona Giannageli- con questa nuova esperienza che offre alla città tutta misura ancora una volta il peso e il significato dell'esistere come donne, del vivere come donne, e dello scrivere come donne. e riconsegna un'occasione di conoscenza e di posizionamento al centro dei saperi femminili in un momento in cui l'attacco violento ai corpi e alle libertà delle donne richiama l'urgenza di difendere diritti e tutele che si pensavano acquisiti. L'iniziativa 'Oltre il canone'-ha concluso- fissa un'orizzonte più ampio della proposta in sè, è un'ulteriore occasione per far sentire la nostra voce".
[qui, il programma completo]