Lunedì, 03 Giugno 2019 12:45

Gran Sasso, INFN: "Bene nomina del Commissario con ampi poteri"

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"La discussone in Senato di domani 4 giugno dell'emendamento sul Commissario straordinario rappresenta un passo importante verso la soluzione definitiva per la sicurezza del Sistema Gran Sasso".

A dirlo è l'INFN ricordando come il Sistema Gran Sasso rappresenti una risorsa inestimabile che va preservata in tutte le sue parti: "l'acquifero e la rete acquedottistica che serve il nostro territorio, un'infrastruttura stradale di collegamento strategico per l'Italia e i nostri laboratori che rappresentano un'eccellenza scientifica a livello internazionale, capaci di attrarre risorse economiche e persone da tutto il mondo".

L'Istituto nazionale di fisica nucleare sostiene pienamente un intervento governativo come via maestra per affrontare efficacemente la questione; "essa richiede, infatti, un coordinamento per l'armonizzazione degli interventi da fare, e il reperimento delle risorse necessarie alla loro realizzazione, chiaramente ingenti per la complessità del Sistema, che devono essere entrambi attuati a livello nazionale. In particolare, riteniamo che l'individuazione di un Commissario straordinario, con ampi poteri e risorse adeguate che prenda in carico il progetto nel suo complesso con il supporto di una struttura solida e partecipata, e una Cabina di coordinamento presieduta dalla Regione Abruzzo, con il coinvolgimento delle Istituzioni territoriali e nazionali, a garanzia di tutte le competenze tecniche e amministrative necessarie e a garanzia della partecipazione attiva delle parti coinvolte e del territorio, consentirà di arrivare in modo efficace e condiviso alla soluzione definitiva".

Dobbiamo essere consapevoli che il Sistema Gran Sasso è un unicum al mondo e come tale va preso in cura e tutelato. "La sua complessità ne determina da un lato la preziosità e dall'altro la delicatezza", sottolinea l'INFN: "per la sua salvaguardia e gestione non si può prescindere da questo fatto, che richiede specificità di intervento dal punto di vista tecnico e normativo. Siamo certi che la soluzione individuata porterà alla piena e definitiva messa in sicurezza dell'intero Sistema, dimostrando che tutela dell'ambiente, infrastrutture di comunicazione e ricerca scientifica possono coesistere in sicurezza e nel rispetto reciproco: è questo l'obiettivo, realizzabile con impegno e collaborazione, che deve essere perseguito e difeso da tutti come un valore e un bene comune".

Ultima modifica il Lunedì, 03 Giugno 2019 13:08

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